Li scelgono i grandi, ma non dimentichiamo che il vero consumatore, in questo caso, è il bambino
Sappiamo interpretare le loro esigenze?
Ecco riuniti intorno a un registratore sette bambini, uno psicologo, una mamma, un giocattolaio, un giornalista: ne è uscito un "dibattito" che potrà interessare molte famiglie.
Tutti i bimbi hanno un giocattolo. Giocattoli se ne vendono e se ne comprano tutto l'anno; ma sotto Natale questa voce del bilancio familiare diventa improvvisamente importante e impegna una parte notevole delle entrate. È il momento in cui, sostanzialmente, si "fa provvista" per tutto un anno. La spesa merita dunque d'essere meditata, programmata, considerata in tutti i suoi aspetti: si tratta di spendere bene, anche in questo campo. Però si tratta di un singolarissimo capitolo di spesa; entrano direttamente in giuoco elementi affettivi che di solito sono estranei alle scelte economiche; inoltre i veri consumatori non siamo noi, ma i nostri ragazzi. Si potrebbe dire che papà e mamma, nella bottega del giocattolaio, agiscono per procura, in nome di qualcuno che, generalmente, non ha il senso di quanto valga e quanto costi il denaro.
[...]Vincenzo Colonna
"QUATTROSOLDI", dicembre 1962
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