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giovedì 31 dicembre 2009

BUON 2010 !

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martedì 29 dicembre 2009

(1958) auguri - RCA

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(1958) auguri - VIS RADIO

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(1958) auguri - DEUTSCHE

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(1958) auguri - STEREO

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AA.VV. - IRMA LA DOLCE (1958)

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In questo disco presentiamo "Irma la dolce", arrivata fin da noi, dopo i successi parigini: non è esattamente lo spettacolo che avete visto è qualcosa di più e qualcosa di meno. Le canzoni -deliziose canzoni di Marguerite Monnot,- ormai popolari in tutto il mondo, sono qui cantate dagli stessi attori ai quali si aggiunge novità assoluta, Vittorio Gassman nella inedita veste di cantante. Il tessuto narrativo della commedia di Breffort è qui sostituito da un tenue filo affidato alla suggestione evocativa dello stesso Gassman, narratore ironico e intenerito dalle vicende della soave Irma e di Nestore, duro senza vocazione. L'amore che nasce tra la piccola mondana e il fallito studente "nato per amare" è irrimediabile e fatale come quello di Giulietta e Romeo e le loro vicende, nella Parigi incantanta del 1925, si sgranano a ritmo di giave e walzer musette, in una atmosfera nostalgica al confine tra la commedia realistica e la feèrie.
Le dolci canzoni di Irma, le tristi nenie dei forzati, le vorticose danze dei gangsters e delle donnine in un girotondo multicolore di suoni e di ritmi creano per noi il magico mondo di una malavita all'acqua di rose, dove le leggi dell'amore e dell'onore sono vive e fresche, immutabili ed eterne, come il lento millenario fluire della Senna.
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dalla "cover" del disco
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Musiche: Marguerite Monnot
Parole: Vittorio Gassman dalla commedia di A. Breffort
interpreti: Irma la dolce............. Anna Maria Ferrero
...................Nestore lo sgualcito . Alberto Bonucci
...................Bob la feccia ............. Carlo Hintermann
...................Polyte il mollo .......... Andrea Bosich
...................Jojo la congiuntivite Vottiro Congia
...................Roberto lo schifo ..... Dino Curcio
...................Bebe le macro .......... Mario Maranzana
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Lato a)
  1. Because - Gassman, Bosich, Congia, Curcio, Maranzana
  2. Tic tac - A.M. Ferrero, Bonucci
  3. Angeli in volo - A.M. Ferrero, Bonucci
  4. To be or not to be - Hintermann, Bisich, Congia, Curcio, Maranzano
  5. Aveva un pedigree - Bonucci
  6. La seduta è tolta - Hintermann, Bosich, Congia, Curcio, Maranzana
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Lato b)
  1. La canzone di Irma - A.M. Ferrero
  2. Sul litoral - Hintermann, Bosich, Congia, Curcio, Maranzana
  3. A Parigi ritornar - Bonucci, Hintermann, Bosich, Congia, Curcio, Maranzana
  4. Irma è nato - Bonucci, A.M. Ferrero, Hintermann
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cover (cetra - CLV 0607)
http://www.mediafire.com/?3ektuf4k9ggiuep
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cetra - CLV 0607
http://www.mediafire.com/?pgzebqdc52udr34
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(1958) locandina - IRMA LA DOLCE

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lunedì 28 dicembre 2009

(1958) rivista - MUSICA E DISCHI (gennaio)

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Anche in Italia abbiamo l'Elvis Presley - Celentano è diventato popolarissimo
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MUSICA DA BALLO, CROCE E DELIZIA DI OGNI TEMPO
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Abbiamo interrogato la nota ballerina Anna Mariani che ha conquistato più di un campionato internazionale di danza e che recentemente ha interessato anche i telespettatori italiani con una indovinata rubrica.
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Quali sono le danze preferite?
Tutte le musiche ballabili piacciono in Italia. Quando viene lanciato un pezzo nuovo sembra che tutti lo preferiscano. Ciò naturalmente accade per un periodo di tempo più o meno lungo. In seguito, se il pezzo incontra veramente il gusto del pubblico, verrà continuamente messo in programma dalle orchestrine.
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Il Rock 'n' roll e il Calypso hanno successo?
Il successo del "rock 'n' roll" (che non è altro che il primo "boogie-woogie" originale, importato dalle truppe alleate nel 1945) è dovuto in gran parte all'intensa pubblicità derivata dai film.
Il ritmo del "rock" è vivamente sentito dalla maggioranza dei giovani. Attualmente il suo successo sembra in declino anche se in certi ambienti giovanili è più vivo che mai.
Per il "calypso" è prematura ogni previsione ma certamente, grazie ad Harry Belafonte, il suo lancio è stato grandioso: sarà il successo del 1957-1958.
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Crede che la passione del ballo sia più viva ora che al tempo in cui i suoi genitori erano giovani?
La passione per il ballo è forse più viva oggi che nel passato. D'altronde è logico che sia così, poichè molti fattori che in passato non esistevano hanno contribuito a renderlo popolarissimo. Vi è però una sostanziale differenza tra allora e oggi: se per i nostri genitori il ballo era uno svago dei più sentiti, oggi per il 50% del pubblico è solo un pretesto per avvicinare l'altro sesso.
Il ballo è un'arte accessibile in forma minore anche alla maggioranza, e come tale si spera di poterlo far sentire anche in Italia.
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I giovani preferiscono ballare in casa o nei locali pubblici?
I giovani che già hanno 18 anni preferirebbero andare in locali pubblici ma per tante ragioni non possono farlo. e allora, in attesa si adattano a fare festicciole in casa.
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Secondo Lei, quale sarà l'avvenire della danza?
Per rispondere posso citare un vecchio detto: "Ogni salmo termina in gloria", ogni festeggiamento termina con due salti. È più antica la danza della religione. La danza non potrà mai scomparire finchè un essere umano sentirà il ritmo del prorpio cuore.

domenica 27 dicembre 2009

TEDDY RENO - UN DIA CON TEDDY RENO (1957)

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Lato a)
  1. Maruzzella (carosone-bonagura)
  2. Zingarella (romeo)
  3. Capriccioso (albano-vento)
  4. Una guitarra y la luna (calise-rossi)

Lato b)
  1. Guaglione (fanciulli-nisa)
  2. Cita a las seis (salas)
  3. Mis manos (mes mains) (becaud)
  4. Abrazame esta noche (kolegan)
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cover (Odeon - LDO-118) colombia
http://www.mediafire.com/?l8iyr7aes2yhv9f
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Odeon - LDO-118
http://www.mediafire.com/?rsivr8cn1kdfeou
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(1957) rivista - SORRISI E CANZONI (24 febbraio)

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Teddy Reno e sua moglie Vanja stanno trascorrendo attualmente a Milano, la "luna di miele". Essi hanno concesso al nostro inviato un'intervista esclusiva, narrando quali sono i loro progetti dopo l'inconsueto matrimonio "per procura" nel Messico.
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(1957) pubblicità - FIAT 500

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FRANCK POURCEL - "AMORE, DANZA E VIOLINI" n. 8 (1957)

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Lato a)
  1. Chanson de Gervaise (auric)
  2. Il torrente (carmi)
  3. Port-au-Prince (wayne)
  4. Que serà, serà (livingston-evans)
  5. Casino blues (denoncin)

Lato b)
  1. Paris bohème (philippe-gérard)
  2. Ça va faire du bruit (philippe-gérard)
  3. Les yeux d'Elsa (ferrat-gérard)
  4. Toi l'oiseau (bécaud)
  5. Si ma vie recommençait (philippe-gérard)



cover (La Voce del Padrone - QFLP 4031)
http://www.mediafire.com/?5a5gy0933zu5l9a
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La Voce del Padrone - QFLP 4031
http://www.mediafire.com/?5o60r8llma7kv3y
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(1958) pubblicità - RICORDI

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(1958) pubblicità - EXCELSIOR

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accordion- fisarmonica
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(1958) pubblicità - GRUNDIG

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GIOVANNI FENATI - DANCING (1958)

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Giovanni Fenati è il pianista arrangiatore e direttore d'orchestra che per la prima volta in Italia presentò come cantante Gina Lollobrigida. La sera del 14 marzo 1956, al teatro Duse di Bologna, fu, oltre che per Gina, un suo trionfo personale che riaffermò le sue ottime qualità di musicista.
[...] Bravo concertista, in un primo tempo si è orientato verso il jazz, la passione di tutti i giovani, e nel 1948 si è classificato tra i primi pianisti al "festival italiano del jazz" svoltosi a Firenze. Già precedentemente era emerso in altre manifestazioni jazzistiche suonando con Kramer nei primi grandi spettacoli del dopoguerra a Milano.
[...] Fenati è oggi uno dei pochi specializzati in musica da ballo, forse l'unico che si dedica esclusivamente a questo genere. Le sue esecuzioni non hanno nulla da invidiare a quelle delle grandi formazioni del nord America.
Lo stile di Fenati si ispira al più classico modo di eseguire musica da ballo. La formazione d'orchestra è a sezioni complete e il pianoforte solista non è trattato come elemento dominante che relega l'orchestra a ruolo di accompagnatrice, ma fa parte essenziale di essa, è un "colore" integrante il discorso espressivo della tavolozza orchestrale [...]
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Alberto Angelini.
dalla "cover" del disco
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Lato a)
  1. Caschi il mondo (isko-thaler)
  2. Musica in sordina (mannucci-isko-thaler)
  3. Vorrei un anticipo (isko-thaler)
  4. Mondanità (belga)
  5. Pop corn (roelens)


Lato b)
  1. Flipper (roelens)
  2. Con esitazione (astore)
  3. Jolly X ( gori)
  4. Mia dolce musica (martelli-isko-thaler)
  5. Miss Harlem (umiliani)
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cover(PHILIPS - P 10662 R)
http://www.mediafire.com/?racn33rlf130l8b
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PHILIPS - P 10662 R
http://www.mediafire.com/?gh4rl4ewhz03lkx
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ABBE LANE - BE MINE TONIGHT (1958)

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Lato a)
  1. Pan, amore y cha cha cha (cugat-mates)
  2. Take it easy (de bru-taylor-mizzy)
  3. Noche de ronda (skylar-lara)
  4. Too marvellous for words (mercer-whiting)
  5. Nightingale (cugat-rosner-wise)
  6. Oye me mama (rivere)
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Lato b)
  1. Whatever Lola wants (adler-ross)
  2. Arrivederci Roma (sigman-rascel)
  3. Green eyes (utrera-menendez)
  4. Anna (vatro-engvick-giordano)
  5. The river Seine (la farge-mened-robert-helt)
  6. Babalu (russell-lecuona)
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cover (RCA Italiana LPM 1554)
http://www.mediafire.com/?xde41m1fqff397d

RCA Italiana LPM 1554
http://www.mediafire.com/?8hfnpaahsd1xdha

venerdì 25 dicembre 2009

AUGUSTO MARTELLI - OGGI, NATALE! (1971)

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Lato a)
  1. Venite, adoriami il Signore (jujuy-tarenzi-selleri) canta Sebastian
    ADESTE FIDELES
  2. Oh happy day ! (limiti-piccaredda-hawkins) canta Augusto Martelli
  3. Canto di Osanna (fossati-di palo) canta Sebastian
  4. Il re dei Giudei (martelli-selleri) canta Danny Emilio Milo
  5. Tu porti la pace per noi (jujuy-tarenzi-selleri) canta Manuel Gitan
    TU SCENDI DALLE STELLE
  6. Di luci brillerà tutta la città (jujuy-tarenzi-selleri) canta Augusto Martelli
    JINGLE BELLS
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Lato b)
  1. Gloria al bambino Gesù (jujuy-tarenzi-selleri) canta Sebastian
    STILLE NACHT
  2. Mondo, mondo, canta alleluja! (jujuy-tarenzi-selleri) canta Philippe Babà
    PIVA PIVA
  3. Bianco natale (berlin-filibello) canta Sebastian
  4. Israel (jujuy-tarenzi-selleri) canta Sebastian
  5. Benvenuto, Redentore! (pagani-tarenzi-selleri) canta Sebastian
  6. Grande festa sarà (jujuy-tarenzi-selleri) canta Manuel Gitan
    TANTI AUGURI!



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cover (CITY - LP C 1006)
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CITY - LP C 1006
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giovedì 24 dicembre 2009

(1957) - FONOSCOPE (la cartolina che canta) 2

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si usa come un normale disco a 78 giri
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Piva Lombarda - canto natalizio
eseguono gli zampognari abruzzesi
http://www.mediafire.com/?800242wticfsh0p
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(1957) - FONOSCOPE (la cartolina che canta)

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si usa come un normale disco a 78 giri
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Tu scendi dalle stelle - canto natalizio
eseguono gli zampognari abruzzesi
http://www.mediafire.com/?eyifmb6x5xul41e

BUON NATALE da tutto il mondo (1968)

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con: Gastone Moschin, Marzia Ubaldi, Consuelo Aranyi, Cecilio Medanes e Mario Russo
testi: Mario L.F. Russo
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musiche: Marchetti, Ortolani, Rustichelli, Giombini, Lehar, Trovajoli, Morricone, Detto Mariano, Ghiglia, Oliviero, Piccioni, Amendola, Murolo
cantano: Consuelo Aranyi, Gli Alleluja, Aline, Catherine Spaak, Don Backy, i Madrigalisti di Roma, Alberto Anelli, Peppino Gagliardi
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Sophia Loren interpreta "Lettera malinconica" di Salvatore Di Giacomo
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cover (DET - SDG 1007)
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DET - SDG 1007
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AUGURI !

lo staff di GENERAZIONI e "PICK-UP" -dersu, memories, giancarlo- vi augura un felice natale.
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Con noi, partecipano in questo augurio, tutti i personaggi che hanno prestato la propria voce, per la realizzazione di questo disco, nel natale del 1964:
Giuseppe Ungaretti, Catherine Spaak, Ingrid Bergman, Nino Manfredi & Mario L.F. Russo, Sophia Loren, Vittorio De Sica, Lea Massari, Alberto Sordi, Silvana Mangano, Riz Ortolani & Katyna Ranieri, Alida Valli, Antonella Lualdi, Dino De Laurentis, Mario Chiari, Anna Maria Ferrero, Jean Sorel, Rossana Podestà, Alida Chelli, Liliana Terry, Virna Lisi, Enrico Maria Salerno, Eleonora Rossi Drago, Renato Rascel & Delia Scala, Gina Lollobrigida, Carla Fracci, Anna Moffo, Monica Vitti & Michelangelo Antonioni, Giulietta Masina & Federico Fellini, Sandra Milo, Ennio Flaiano, Valentina Cortese, Raphael Alberti, Maria Teresa Leon, Elena Clementelli, Milly, Folco & Laura Quilici, Alberto Lattuada & Carla Del Poggio, Rossano Brazzi, Irene Brin, Franco Brusati, Anouk Aimé, Paolo Ferrari, Pia Lindstrom, Gabriele Ferzetti, Raffaella Carrà, Amedeo Nazzari, Vittorio Gasman, Mario Cecchi Gori, Dino Risi, Nino Castelnuovo, Dante Posani, Franca Valeri & Vittorio Caprioli, Claudia Cardinale, Angelo Rizzoli, Anna Magnani, Vanni De Maigret, Annie Girardot, Luchino Visconti, Isa Miranda, Franco Rossi, Kawakita, Salah Kamel, Laura Betti & Severino Gazzelloni, Renato Castellani, Mauro Bolognini, Mario Monicelli, Franco Zeffirelli, Marcello Mastroianni .....
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cover (CAMPI-EDITORE - CLP 1000-004)
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CAMPI-EDITORE - CLP 1000-004
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EDITH PIAF - SINGS "BRAVO POUR LE CLOWN" (1954)

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Lato a)
  1. La goualante du pauvre Jean (monnot-rouzaud)
  2. Et moi ... (emer)
  3. N'y va pas Manuel (emer)
  4. Les amants de Venise (monnot-plante)
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Lato b)
  1. L'effet qu'tu m'fais (heyral-piaf)
  2. Jean et Martine (emer)
  3. Johnny, tu n'es pas un ange (les paul- lemarque)
  4. Bravo pour le clown ! (louiguy-contet)
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cover (ANGEL RECORDS - ANG 64005) usa
http://www.mediafire.com/?7j26777efcz8lao
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ANGEL RECORDS - ANG 64005 (usa)
http://www.mediafire.com/?btgttj8v3gilc92
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(1954) spartito - TUTTE LE MAMME

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(1954) spartito - JOHNNY GUITAR

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http://www.mediafire.com/?cvfs4s8djguch9k

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mercoledì 23 dicembre 2009

(1953) rivista - PLAYBOY (dicembre)

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La sua prima immagine pubblica - scoperta dal grande pubblico dopo che Marilyn era già celebre - fu scattata dal fotografo Tom Kelley , il quale non immaginava che quelle pose sarebbero state il trampolino di lancio per sé, per l’avvenente Marilyn, per una rivista maschile chamata “Playboy” (che sarebbe nata 4 anni più tardi) fondata da un certo Hugh Hefner, anch’esso destinato a diventare celebre.
Quanti destini legati a quella sessione fotografica. Il 27 maggio 1949 la sconosciuta Marilyn Monroe posò nuda per 50 dollari. Costretta a posare per mancanza di soldi, accettò di posare nuda a patto che la moglie dello stesso Kelley fosse presente alle riprese. Ma solo in seguito il fotografo accettò la richiesta. Firmò il contratto con lo pseudonimo di “Mona Monroe”, allo scopo di contraffare la sua identità, nel calendario allegato a Playboy dove apparve come “Miss Golden Dreams”.
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Il primo numero di Playboy fu pubblicato nel dicembre del 1953 e venduto a 50 centesimi di dollaro. Vi compariva l'allora esordiente Marilyn Monroe, a cui fu dedicato il primo "paginone centrale"; vendette l'intera tiratura di 53.991 copie.
Il logo della rivista fu disegnato da Art Paul e comparve per la prima volta nel secondo numero. Hefner dichiarò di aver scelto l'immagine di un coniglio con lo scopo di alludere in modo giocoso a un certo tipo di atteggiamento sessuale.

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EDITH PIAF - 1ére SÉRIE (1953)

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Lato a)
  1. De l'autre côté de la rue (emer-monnot) 1945
  2. Monsieur Sain-Pierre (hesse-contet) 1945
  3. Le disque usé (emer) 1943
  4. Y a pas d'printemps (monnot-contet) 1944
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Lato b)
  1. Mon légionnaire (monnot-asso) 1937
  2. L'accordéoniste (emer) 1940
  3. C'est toujours la même histoire (white-contet) 1944
  4. J n'en connais pas la fin (asso-monnot) 1939
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cover (Polydor - LP 530.017) france
http://www.mediafire.com/?v55b0z40l4ep0y4
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Polydor - LP 530.017 (france)
http://www.mediafire.com/?ryzzgzn96mw3u5s
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(1952) pubblicità - LOTTERIA DI MERANO

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EDITH PIAF - HITS FROM "LA P'TITE LILI" (1951)

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L'ultima canzone di Edith Piaf per Marcel Cerdan
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La sera che il "passerotto" di Parigi intonò l'"Hymne à l'amour" in un locale notturno di New York ventiquattr'ore dopo che l'aereo del pugile francese si era schiantato contro un picco delle Azzorre.Li aveva uniti un amore travolgente e lei gli aveva chiesto di raggiungerla in America.Si erano conosciuti in un cabaret di Montmartre.Lei era parigina, aveva una faccia disperata, il piccolo corpo fremente di un uccello - il suo nome d'arte significa "passerotto", in argot - e una voce imperfetta e meravigliosa. Lui era algerino, aveva una faccia onesta piena di pugni e la rabbia di chi è nato povero ma il benessere non vuole rubarlo.Edith Piaf e Marcel Cerdan s'incontrarono in un cabaret alla moda, il Club des Cinq a Montmartre, quando avevano varcato la linea dei trent'anni e sapevano cogliere il valore di un'occasione. Lei elegantissima, lui infilato in un abito stretto e vistoso. Così diversi, si annusarono, si rividero in America e lì s'innamorarono.[…]
Fu un amore tragico, da romanzo. Nella seconda belle époque sulla Senna, Edith era la diva degli intellettuali, la prima, in anticipo su Juliette Greco, ben diversa dalla più matura Joséphine Baker che faceva impazzire Georges Simenon e tutti i parigini agitando il gonnellino di banane, unico orpello sulla pelle d'ebano; a fine spettacolo staccava le banane e le lanciava agli spettatori, come a dire: "Le bestie siete voi".Per Edith, Jacques Prèvert aveva scritto poesie in forma di canzone. Per Edith, Jean Cocteau aveva scritto canzoni e un'opera teatrale, La bella indifferente. I registi del cinema e del teatro le proponevano copioni impegnati.[…]
La vie en rose, la celebre canzone di Edith, prese toni più caldi. Les feuilles mortes potevano oramai anche cadere, non si posavano più sulla malinconia. Si amarono nell'aria sudata delle palestre e nel profumo dei palcoscenici, tra pugni e canzoni.Edith, abituata a condurre il gioco dei sentimenti, fu travolta da quell'uomo famoso quanto lei, tosto e tenero. Aveva avuto uomini più giovani, come Yves Montand, li aveva plasmati, aveva fatto la loro fortuna.Fu attratta proprio dalla diversità di Marcel, dalla sua gentile rudezza, dalla sua maturità senza fronzoli.La passione fece bene alla carriera.Edith era una musa, Marcel nel 1947 conquistò il titolo europeo buttando giù alla prima ripresa Leon Fouquet. Un anno dopo Cyrille Delannoit gli rubò la corona: passarono due mesi e se la riprese. Il titolo mondiale lo ottenne costringendo Tony Zale all'abbandono, sul quadrato di Jersey City.L'America li adorò. Per lei era facile, le bastava cantare e cantare. Marcel fu costretto a fare i conti con la mafia, poiché la boxe era un business sporco, sotto la Statua della Libertà.[…]

Pietro Gargano
http://www.lisolaweb.com/it/a/l-ultima-canzone-di-edith-piaf-per-marcel-cerdan
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Lato a)
  1. Avant l'heure (achard-monnot)
  2. Demain (il fera jour) (achard-monnot)
  3. Rien de rien (aznavour-roche)
  4. Du matin jusqu'au soir (piaf-saint-paul)
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Lato b)
  1. L'homme que j'aimerai (piaf-monnot)
  2. La valse de l'amour (piaf-monnot)
  3. C'est toi (piaf-chauvigny) with Eddie Constantine
  4. Si, si, si, si (achard-monnot) with Eddie Constantine


cover (columbia - FL9535) usa
http://www.mediafire.com/?ivsfgabza3lm01z

columbia - FL9535 (usa)
http://www.mediafire.com/?acpsyzc49tl311c
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(1950) rivista - MUSICA JAZZ (gennaio)

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[...] Idea balzana venuta in testa agli editori di 'Down Beat', che hanno indetto un concorso a premi fra i lettori per trovare un nuovo termine da sostituire al vecchio jazz.
Nessuna parola proposta ha convinto gli organizzatori del concorso, molte però hanno beccato un premio e il gioco (pubblicitario) è fatto. [...]
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martedì 22 dicembre 2009

THE DELTA RHYTHM BOYS - DRY BONES (1950)

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Influente gruppo del periodo di transizione dallo swing prebellico al rhytm 'n' blues del secondo dopoguerra (a loro si ispirareranno nomi quali Ravens, Orioles e, poi, Manhattan Transfer), si forma nel 1934 nell'università di Langston, Oklahoma, sotto la guida di Lee Gaines, con Elmaurice Miller, Traverse Crawford e Essie Atkins. Trasferitisi all'università Dillard di New Orleans, assumono il nome Frederick Hall Quartet, ricavato da quello del professore che si occupa di loro, debuttando professionalmente nel 1936 a Buenos Aires. Lasciata l'università, si trasferiscono a New York dove assunto il nome definitivo, diventano popolari lavorando alla radio e in diversi musical di Broadway. Dalla fine del 1940 iniziano ad incidere per la Decca e , mentre sopravvengono i primi di svariati cambiamenti nella formazione, approdano ad Hollywood dove partecipano fino al 1956, a ben 15 film musicali. Lavorano con Mildred Bailey, Fred Astaire, Ella Fitzgerald ed altri [...] Nel 1947 passano alla RCA Victor [..]
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estratto da "I Pionieri del Rock & Roll" guida alla discografia italiana a cura di Augusto Morini e Maurizio Maiotti (inserto della rivista 'Jamboree')

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Lato a)
  1. Dry Bones (delta rhythm boys)
  2. September song (anderson-weill)
  3. East of the sun and west of the moon (bowman)
  4. Take the ''A'' train (strayhorn)
.Lato b)
  1. St. Louis blues (handy)
  2. Ev'ry time we say goodbye (porter)
  3. If you are but a dream (adapted from Rubinstein's ''romance'') (jaffe-fulton-bonx)
  4. One o'clock jump (gaines-basie)
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bonus) CAL 313
  1. Jenny kissed me (green-smith)
  2. Little small town (loman-rubens)
  3. My blue heaven (whiting-donaldson)
  4. You're mine, you! (heyman-green)
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cover (RCA Victor - LPM 3085) usa
http://www.mediafire.com/?10m5to4foh9o438
cover (RCA Camden - CAL 313 - 1956) usa
http://www.mediafire.com/?s3swee7184ux6mz
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RCA Victor - LPM 3085+ bonus CAL 313 (usa)
http://www.mediafire.com/?hb0akmjpjr8nvn0
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EDITH PIAF - CHANSONS PARISIENNES (1949)

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“Una grande attrice tragica”, “Una cantante con una voce dal fascino fatale”, “Una ‘dicitrice’ che non ha bisogno di piangere, per far piangere gli altri, una ‘dicitrice’ che con un tono incomparabile crea atmosfere di intensa drammaticità”.
Con queste parole è stato presentato lo stile unico e toccante di edith piaf che è, universalmente riconosciuta, una cantante di un talento straordinario.
Gran parte del potere di Edith Piaf risiede nella sua capacità di comprendere i dolori e le gioie della ‘piccola gente’ e di toccarla nelle emozioni della loro storia. Una comprensione che gli nasce dalla sua storia personale.
Edith Piaf è nata a Parigi, figlia di un acrobata da circo. Sua madre morì quando lei aveva due anni e suo padre, non potendola tenere con se, l’affida alle cure della nonna. Poco più che bambina, una grave malattia danneggia la sua vista che solo a dodici anni riesce miracolosamente a recuperare. Nel frattempo aveva cominciato a cantare melodie di canzoni attirando l’attenzione di suo padre che penso di trasformarla in una fonte di guadagno. Per un periodo lavorarono insieme cantando nei piccoli e affascinati caffè di Parigi e poi all’età di quindici anni, iniziò la sua avventura solista. Cantò nei cabaret ma fece anche la cantante di strada per le vie di Parigi, esibendosi per chiunque volesse ascoltarla con un cappello come unico compagno. Un giorno, un signore che era stato ad ascoltarla con grande interesse, le porse sette o otto canzoni dicendo, “se le imparerai nei prossimi quattro giorni, mi impegno per voi, sono un produttore e credo che tu abbia talento”. Quattro giorni dopo comparve dinanzi a un pubblico selezionato di critici parigini. La loro risposta fu entusiasta. La sua carriera era lanciata.
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dalla "cover" del disco
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Lato a)
  1. La vie en rose (piaf-louiguy) (1946)
  2. C'est merveilleux (monnot-contet) (1946)
  3. Monsieur Loble (emer) (1948)
  4. Les amants de Paris (ferret-marnay) (1948)
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Lato b)
  1. Adieu mon coeur (monnot-contet) (1946)
  2. le chant du Pirate (monnot-contet) (1946)
  3. Il pleut (roche-aznavour) (1948)
  4. Un refrain courait dans la rue (piaf-chauvigny) (1946)
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cover (columbia - FL9501) usa
http://www.mediafire.com/?82sdy2pl9uf3iwb

lunedì 21 dicembre 2009

LE CANZONI DEI RICORDI vol 30

dalla collezione di Marcello di Bologna

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Nei trenta long playing di questa collana, attraverso trecentosessanta canzoni si sono consumate vita, gloria e sconfitte, ricchezza e miserie di un centinaio di cantanti, di decine di orchestre e orchestrali, di compositori, parolieri e direttori d’orchestra. Dai tempi in cui le Lescano intonavano con vocette acuta la loro “Oh! Ma-ma” a quelli in cui Vittoria Mongardi riesce a superare nei toni bassi Luciano Tajoli, sono trascorsi appena dieci anni, ma per il mondo della musica leggera italiana è come se gli fosse rotolato addosso un secolo.
Eppure nessuno se n’era accorto: gli anni della guerra, poi quelli della ricostruzione, giorni che sembravano non aver fine per quelli che li hanno vissuti, avevano esorcizzato il tempo creando l’effetto di un curioso gioco di specchi. La canzone vi si era riflessa, tanto da superare apparentemente indenne e immutabile ogni prova, ultima quella del confronto diretto con i ritmi esotici. Sembrava ritornelli, serenate, cantanti, compositori, orchestre che, tra gli applausi del pubblico, avrebbero seguita, perfezionandola, la strada di prima.
Non era stata forse la buona, vecchia canzone confezionata con estro artigianale a compiere il miracolo di triplicare gli ascoltatori della radio? Si marciava ormai verso il traguardo dei quattro milioni di famiglie, dei venti milioni di ascoltatori incollati davanti alla reticella scrittori del calibro di Zavattini, Marotta, Guareschi e persino un poeta, Pasquale Rocco, disposti a rischiare la propria reputazione pur d’intessere panegirici sulle modeste pagine dei “canzonieri”, acconsentendo ad accostare i loro componenti alle sgrammaticate biografie dei cantanti alla moda?
Scriveva Zavattini: “Dirò una cosa molto sorprendente: le canzonette eccitano la mia immaginazione. Quando ascolto che il misterioso caballero Don Ramon s’innamorò della bella Conception, vi prego di credermi, io non vedo una pampa qualsiasi, ma una pampa con certa terra certo cielo certa erba che sono molto belli e poi se non riesco a riprodurli in un quadro o in una prosa la colpa non è della canzonetta, ma mia”.
E scriveva Marotta: “Io nel mio funerale ci voglio proprio una musica di “posteggiatori”: mi seguano, come mi hanno preceduto, le canzonette. Quando sarò calato lentamente nella buca, esplodano le note furiose, rampanti di “Funiculì, funiculà”.
Su quelle paginette oggi ingiallite che videro la luce alla fine degli anni Quaranta, soltanto Mosca sembrò avvertire i primi segni della crisi che sarebbe esplosa puntualmente allo scroccare degli anni Cinquanta, aprendo un decennio di assoluto disorientamento artistico, un’epoca d’ombre in cui sarebbero state travolte certezze che sembravano incrollabili e in cui i vecchi compositori sarebbero scomparsi per lasciar posto al nulla, le orchestre e gli orchestrali si sarebbero dispersi, le voci autentiche sarebbero diventate introvabili, le scuole – quella torinese e quella milanese - si sarebbero inaridite per lasciar sopravvivere di espedienti per una breve stagione soltanto quella napoletana. [...]

B.G. Lingua
.dalla "cover" del disco
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Lato a) 1950

  1. Tino Vailati, Radio Boys & Quartetto Stars (orch. Gallino) - Ogni finestra, una canzone (c.a.rossi-giannantonio)
  2. Clara Jaione (orch. Fragna) - Arrivano i nostri (fragna-rastelli)
  3. Quartetto Cetra (orch. Savona) - Dimmi un pò Sinatra (trovajoli-giacobetti)
  4. Tino Vailati (orch. Farnese) - Anina e corpo (body and soul) (green-calibi)
  5. Luciano Tajoli (orch. Maraviglia) - Senza più serenate (bixio-galdieri)
  6. Vittorio Paltrinieri & Gloria Dauro (orch. Fonit) - Che bel fiulin (rastelli-panzuti)
Lato b) 1950
  1. Achille Togliani (orch. Angelini) - Varsavia beguine (bassi-testoni)
  2. Elena Beltrami (orch. Barzizza) - Mi sento tua (d'anzi-amendola-maccari)
  3. Teddy Reno (orch. Quirinetta) - Trieste mia (viezzoli-cicero)
  4. Duo Fasano (orch. Angelini) - Pioggerella (gaze-mari)
  5. Claudio Villa (orch. Claire) - Rosso di sera (concina-manlio)
  6. Vittorio Mongardi (orch. Cergoli) - Sapevi di mentire (otto-bertini)
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cover (cetra - LCR 3030- 1981)
http://www.mediafire.com/?t6bkga5kpo5kq2x
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cetra - LCR 3030- 1981
http://www.mediafire.com/?hes8bj56jbei7d1
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(1950) - Morte di Salvatore Giuliano (5 luglio)

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Chi è stato a tradirlo? Dove è stato ucciso? Come? E quando? La grande maggioranza dei siciliani non crede alla descrizione ufficiale del conflitto nel quale ha trovato la morte Salvatore Giuliano. E anche noi dobbiamo confessare di avere inutilmente tentato di mettere d'accordo parecchi particolari di quella relazione con i luoghi, le circostanze, il racconto di chi quella notte vegliava a pochi passi di distanza dal tragico cortile in cui si è svolto l'epilogo del dramma od è stato svegliato dal fracasso delle fucilate.
[...] È certo che non si manca affatto di rispetto al colonnello Luca né a chi sulla scala gerarchica sta più in alto o più in basso di lui dicendo che la relazione ufficiale sulla morte di Salvatore Giuliano è camuffata, reticente su certi punti, su altri imprecisa. Poco o molto, tutti i rapporti che la polizia rende noti al pubblico devono essere necessariamente così. Vi sono circostanze che non possono essere rivelate, promesse che è giusto mantenere, uomini che bisogna salvare dalla vendetta. Perfino davanti al giudice e nei casi più gravi la legge concede al funzionario di polizia il diritto di tacere la verità: quando gli si chiede il nome del confidente, di chi lo ha messo sulle tracce, lo ha aiutato a formulare l'accusa, ad arrestare il colpevole. [...]
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Tommaso Besozzi
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estratto da "Un segreto sulla fine di Giuliano - I meriti dei carabinieri sarebbero gli stessi anche se la versione ufficiale non fosse vera" su 'L'Europeo' , 16 luglio 1950
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(1950) locandina - ZOO DI VETRO (usa)

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con: Jane Wyman, Kirk Douglas, Geltrude Lawrence, Arthur Kennedy
Regia: Irving Rapper
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genere: dramma psicologico
soggetto: Tennessee Williams
sceneggiatura: Peter Berneis, Tennessee Williams
fotografia: Robert Burks
musica: Max Steiner
montaggio: David Weisbart
produzione e distribuzione: WB
valutazione del CCC: Adulti (richiede la preparazione e la mentalità di un adulto)
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(1950) locandina - LUCI DEL VARIETÀ (italia)

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con: Carla Del Poggio, Peppino De Filippo, Carlo Romano, Giulietta Masina, Franca Valeri, Folco Lulli, Vittorio Caprioli, Checco Durante
Regia: Alberto Lattuada
coregia: Federico Fellini
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genere: commedia
soggetto: Federico Fellini
sceneggiatura: Federico Fellini, Alberto Lattuada, Tullio Pinelli, Ennio Flaiano
fotografia: Otello Martelli
musica: Felice Lattuada
montaggio: Mario Bonotti
produzione: Capitolium film
distribuzione: Fincine
valutazione del CCC: Escluso (gravemente immorale e nocivo per ogni pubblico)
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(1950) pubblicità - MESSAGGERIE MUSICALI

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domenica 20 dicembre 2009

LE CANZONI DEI RICORDI vol 29

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Gli anni Quaranta sono passati agli archivi, i vecchi eroi sono stanchi, la canzone italiana sta entrando in una fase involutiva che la condurrà fatalmente in un vicolo cieco, e lo si vede. Le canzoni che arrivano da oltre oceano con crescente rapidità, cominciano a farsi strada nei gusti del pubblico grosso, mentre la genuina ispirazione popolare degli anni passati scade nel popolare e nel pittoresco, premessa al moltiplicarsi del dialettale e al rifiorire, sotto forme ormai contaminate dal ritmo, della canzone napoletana.

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B.G. Lingua
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dalla "cover" del disco
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Lato a) 1950

  1. Carla Boni (orch. Latini) - Il mago Bakù (kramer-giacobetti)
  2. Claudio Villa - Come è bello fa' l'amore quanno è sera (simi-martelli-neri)
  3. Natalino Otto & Quartetto John Bolero - Mon amour ( galdieri-abel)
  4. Luciano Benevene (orch. Latini) - Estasi d'amore (young-nisa)
  5. Nilla Pizzi & Duo Fasano (Angelini e 8 strumenti) - Mademoiselle de Paris (durand-pinchi)
  6. Aldo Donà, Elena Beltrami & Radio Boys (orch. Barzizza) - Botta e risposta (barzizza-garinei-giovannini)
Lato b) 1950
  1. Brenda Gioi & Narciso Parigi (orch. Ferrari) - Lo zampognaro del Molise (di lazaro-morbelli)
  2. Luciano Benevene (orch. Latini) - Settembre (september song) (weill-ardo)
  3. Quartetto Cetra (orch. Savona) - Johnny ed Alice (storia di due cappelli) (wrubel-larici)
  4. Natalino Otto (orch. Kramer) - Ricordati ragazzo (nature boy) (devilli-ahnez)
  5. Tino Vailati (orch. Barzizza) - La calamita (ceragioli-testoni)
  6. Narciso Parigi (orch. Ferrari) - Chi lo sa perchè (mascheroni-pinchi)
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cover (cetra - LCR 3029- 1981)
http://www.mediafire.com/?44r11u5ddoxoet5

(1950) locandina - GIUNGLA D'ASFALTO (usa)

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con: Louis Calhern, Sterling Hayden, Jean Hagen, Sam Jaffe, James Whitmore, John McIntire, Marc Lawrence, Barry Kelley, Marilyn Monroe
Regia: John Huston
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genere: drammatico
soggetto: da un romanzo di William R. Burnett
sceneggiatura: Ben Maddow, John Huston
fotografia: Harold Rosson
musica: Miklos Rozsa
montaggio: George Boemler
produzione e distribuzione: MGM
valutazione del CCC:
Adulti con riserva (pur non essendo negativo, presenta elementi pericolosi anche per un adulto e merita obiettive riserve morali)
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(1950) locandina - MIRACOLO A MILANO (italia)

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con: Emma Gramatica, Paolo Stoppa, Brunella Bovo, Arturo Bragaglia, Guglielmo Barnabò, Francesco Golisano, Flora Cambi, Alba Arnova, Anna Maria Carena, Erminio Spalla
Regia: Vittorio De Sica
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genere: commedia di fantasia
soggetto: Cesare Zavattini
sceneggiatura: Cesare Zavattini, Vittorio De Sica
fotografia: G.R. Aldo (Aldo Graziati)
musica: Alessandro Cicognini
montaggio: Eraldo Da Roma
produzione: De Sica-Enic
distribuzione: Enic
valutazione del CCC: Adulti (richiede la preparazione e la mentalità di un adulto)
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(1950) pubblicità - NERI

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sabato 19 dicembre 2009

LE CANZONI DEI RICORDI vol 28

co77dalla collezione di Marcello di Bologna
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Nel dopoguerra erano stati di moda motivi sudamericani (da "Amapola” e “Maria Elena” a “Frenesi”) mediatori gli Stati Uniti per via della guerra condotta da una società autori, la BMI, contro l’altra, la potentissima ASCAP. Scarsi, invece, i prodotti importati di prima mano come accadeva all’epoca in cui furoreggiava il tango. Angelini, comunque, non aveva interrotto i contatti con l’America del Sud e un giorno il postino gli recapitò una busta che conteneva spartito e disco di “Malagueña”. Angelini, ascoltando il disco, si rese conto che i cantanti di cui disponeva non sarebbero riusciti ad imitare l’originale e pensò immediatamente ai Radio Boys che avevano appena perduto il loro maestro e amico, Carlo Prato.
Affiderà a loro la ragazza di Malaga in omaggio ad un uomo che ha tanto contato nella carriera dei cantanti torinesi e, nello stesso tempo, per incoraggiare i sei bravi giovanotti che dopo “Ciao Turin” erano rimasti un po’ in ombra.
Fu così che “Malagueña” ottenne cittadinanza italiana grazie agli acuti urletti di Aldo Prandi, commerciante al Balôn, agli assolo del disegnatore tecnico Ponalini e al riuscito impasto di voci di quei semiprofessionisti impegnati allo spasimo su un testo musicale di cui avevano immediatamente riconosciuta la particolare validità. L’accompagnamento è dovuto all’orchestra Savina: Barzizza aveva lasciato Torino e i Radio Boys erano passati con l’Orchestra d’archi della RAI che diede loro più spazio di quello che l’orchestra Cetra avrebbe concesso. E questa fu indubbiamente una delle fortunate coincidenze che permise al sestetto torinese di precorrere i Paraguayos e le altre formazioni sudamericane in Europa, inanellando il maggior successo della loro carriera.
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B.G. Lingua
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dalla "cover" del disco
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Lato a) 1949
  1. Flo Sandon's (orch. Bergamini) - Verde luna (gomez-pinchi) dal film "sangue e arena"
  2. Giorgio Consolini (orch. Rizza) - Cuore tzigano (bergamini)
  3. Radio Boys (orch Savina) - Malagueña (ramirez- del rio)
  4. Brenda Gioi (orch. Ferrari) - Credere nella vita (gurm-biri)
  5. Clara Jaione (orch. Fragna) - Alle terme di Caracalla (savar-pinchi)
  6. Brenda Gioi & Narciso Parigi (orch. Ferrari) - La famiglia numerosa (benedetto-mari)
Lato b) 1949-50
  1. Wanda Osiris (orch. Panzuti) - Sentimental (frustaci-garinei-giovannini) dalla rivista "grand hotel"
  2. Carla Boni (orch. Barzizza) - La creola che danza (louiguy)
  3. Ariodante Dalla (orch Pavesio) - Ritorneremo a Capri (gamgemi-alberti)
  4. Nilla Pizzi (orch. Angelini) - È troppo tardi (coli)
  5. Claudio Villa (orch. Andry) - Manuela (fusco-bonagura)
  6. Dea Garbaccio (orch. Barzizza) - Novembre (cergoli-gippi)
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cover (cetra - LCR 3028- 1981)
http://www.mediafire.com/?j879aksq2w7wjk4
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cetra - LCR 3028- 1981
http://www.mediafire.com/?s66wdw8fx88wiju

(1949) locandina - PICCOLE DONNE (usa)

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con: Margaret O'Brien, June Allyson, Elisabeth Taylor, Janet Leigh, Rossano Brazzi, Peter Lawford
Regia: Mervyn Le Roy
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genere: drammatico
soggetto: dal romanzo di Louisa May Alcott
sceneggiatura: Sally Benson, Victor Heerman, Sarah Y. Mason, Andrew Solt
fotografia: Robert H. Planck, Charles Edgar Schoenbaum
musica: Adolph Deutsch, Max Steiner
montaggio: Ralph E. Winters
produzione e distribuzione: MGM
valutazione del CCC: Tutti (adatto per un pubblico familiare e di giovanissimi)
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