La musica folk è attualmente sulla cresta dell’onda commerciale, trasformatasi in accompagnamento di allegria rumorosa, negli spettacoli hootenanny, nei programmi tv, nelle hit-parade, e nei nuovi sounds, alla fine (speriamo presto) tornerà alla sua giusta prospettiva. Non subirà trasformazioni mortali, ma solo una temporanea pennellata ammaliatrice del mercato. Una condizione che però ha portato in molti a prendere contatto con la musica folk imparando qualcosa della bellezza e delle qualità umane che sono al suo interno e forse ha spostato gruppi e cantanti commerciali alla sua musica tradizionale e alcuni giovani cantautori di città ad avere qualcosa da dire.
È una vergogna che le arti creative stiano attraversando un periodo così difficile. Coloro che utilizzano la musica popolare a fini commerciali non si preoccupano di vedere cosa si nasconde sotto la superficie. Un modo per perdere la tradizione e lo stile della musica, sostituendola con un condensato che ne priva la bellezza e la sensazione che un’esperienza personale, qualunque essa sia, contiene.
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Boston è sfuggita alla folle corsa dello “show business”. Lì, e più in particolare a Cambridge, la musica popolare è ancora divertimento e le persone sono ancora amici con un alto rispetto per la tradizione. Cantano canzoni d’altri tempi contro le mode correnti. Comunicano e creano insieme davanti ad un pubblico intelligente e aperto, in particolare al Club 47 di Cambridge, dove tutti questi sentimenti esistono insieme ad un disinteresse totale con la musica preferita dai mass media.
A causa di questa atmosfera calda e comunicativa, molti musicisti folk si sono trasferiti a Cambridge per sfuggire alle pressioni e all’atmosfera alienata di altri centri di musica folk. […]
Tra i più rispettosi e ricercati interpreti c’è Jackie Washington che vive a Boston proprio per queste ragioni. Jackie è uno di quegli esseri umani dotati che possono completamente comunicare le sue idee ed emozioni attraverso il canto. Ha un grande amore per l’aspetto poetico della musica folk, e si muove con la stessa facilità sia nel campo del blues che in quello del ragtime.
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Betsy Siggins
dal 'back cover' del disco
Lato a)
- Tell old Bill (arr. washington)
- Salty dog rag (arr. washington)
- Black and blue (brooks-waller-razaf)
- Don't you push me (guthrie)
- Blackest crow (trad)
- Misirlu (trad)
- Trouble in mind (trad)
Lato b)
- Wolverton mountain (king-gilgore)
- Houng dog (oungst-perkins)
- The water is wide (trad)
- Meet me in the bottom (arr. washington)
- la borinqueña (trad)
- Tu tienes tu camina'o (arr. washington)
- Sweet mama (arr. washington)
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