Lo scapolo libidinoso di casa nostra è ormai privato per sempre di un suo importante ferro del mestiere: alla rivista "Playboy" è stato infatti proibito l'accesso alle edicole italiane. Addio dunque bei nudi emergenti dal mare, addio estrose conigliette con coda e berretto ma il petto di fuori o prosperose brunone vestite soltanto di calze e guanti. Addio modelle celebrate perchè alla fine della schiena hanno due fossette gemelle, e che, belle dovunque, vengon fotografate a torso nudo nel bosco o se no in pantaloni ben stretti e camicia aperta fino alla vita con niente sotto. Addio vignette umoristiche dove bambini fierissimi portano a spasso palloni a forma di donna nuda, e dove le ingenue pettorute stan sempre sulle ginocchia di managers apoplettici. Addio per sempre anche a quella quantità di utili suggerimenti che si leggono fra le pubblicità: dove si comperano i portachiavi che son snodatissime donnine, qual'è il profumo più provocante da regalare, il campo di nudisti alla moda da visitare, quali la birra e la vodka capaci di stimolare senza infiaccare. [...]
Camilla Cederna
("L'Espresso" - 20 ottobre)
"Addio per sempre"? Abiamo visto come è andata a a finire.... Questa povera Italia è stata ricoperta di pornografia. Che tristezza.
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