La Porta Romana è a Milano, in fondo al Corso che da lei prende il nome, all'imbocco di Corso Lodi. Coloro che, in macchina, vengono e vanno per l'Autostrada del Sole, devono, per raggiungere o lasciare il centro della città, passare per Porta Romana. È dunque luogo assai famigliare anche a chi non sia di Milano. Ma certo solo per un milanese Porta Romana può acquistare il significato con cui viene evocata nella canzone di Gaber.
Siamo dunque di fronte ad una canzone "milanese", sulla scia della "Ballata del Cerutti" e di "Trani a gogò"? Solo apparentemente. L'ambientazione è qui, per dirla alla maniera del cinema, puramente casuale, e serve da pretesto per "cantare" una storia universalmente valida, la storia di un amore giovanile, forse il primo amore, mai dimenticato, ma prepotentemente richiamato alla memoria dalla visione di un luogo che fu spettatore e quadro degli incontri dei due innamorati. In ogni città e per ciascuno di noi c'è stata, c'è o ci sarà una Porta Romana.
Per il testo di "Porta Romana", a Gaber si è affiancato, come già in altre occasioni, lo scrittore Umberto Simonetta. La loro collaborazione, sempre fruttuosa, ha raggiunto qui un risultato particolarmente felice, creando una moderna "ballata" in cui la narrazione, fatta di un sapiente alternarsi di impressioni e di ricordi, si fonde ad una tessitura musicale di gradevole sapore popolare.
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dal 'back cover' del disco
lato a)
- Porta Romana (gaber-simonetta)
lato b)
- Una ragazzina (gaber)
cover (RICORDI - SRL 10-316)
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