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venerdì 31 dicembre 2010

31 dicembre 1966 - LUIGI TENCO alla Casina Valadier



Quelli della RCA hanno già deciso, da circa un mese, di mandarlo al Festival di Sanremo in coppia con la cantante italo-francese Dalida (conosciuta l’anno prima a Roma negli studi della RCA e con la quale si vocifera abbia un flirt) […]. Eppure Luigi Tenco, ormai cantautore a pieno titolo, non solo non ne è pienamente convinto, ma considera la sua presenza al concorso canoro come una mossa falsa, un fallimento, il tradimento di tutti i suoi principi e convinzioni. Confidandosi con alcuni amici, Luigi manifesta addirittura l’intenzione d’inviare a Sanremo in sua vece Vittorio Scapin, ma ovviamente i discografici non ammettono altre bizzarrie da parte del cantautore e presentano il brano alla commissione artistica del festival. Proprio mentre Tenco si lacera al solo pensiero di esibirsi nella città dei fiori, viene scritturato assieme ad altri artisti per la notte di San Silvestro alla Casina Valadier di Roma. Per la serata ha deciso di cantare “Ti ricorderai di me”, brano cupo che stride con l’atmosfera festaiola del 31 dicembre. Tenco non ammette repliche e si reca alla Casina piuttosto nervoso, cosa che preoccupa l’amico e clarinettista dell’orchestra Danilo Degipo. Luigi arriva accompagnato da Dalida, nonostante si dica che il presunto flirt si sarebbe interrotto, ma in vista di Sanremo è giusto farsi vedere insieme e non alimentare pettegolezzi. La coppia, prima dell’esibizione, siede a un tavolo con Wilma Goich e Edoardo Vianello e insieme scherzano bevendo qualche bicchiere: sembra proprio che Tenco si sia rilassato, mentre la sala si riempie di gente elegante e munita di trombette colorate. In quest’atmosfera spensierata Luigi viene chiamato sul palco per interpretare la malinconica “Ti ricorderai di me”, ma già prima dell’esibizione il pubblico non smette di far chiasso, alzare i calici e ridere; così il cantautore si reca dagli organizzatori e pretende immediatamente il suo cachet. I soldi in quel momento mancano e, onde evitare una rissa proprio nel bel mezzo della serata, si decide di fare una colletta dietro le quinte. Tenco riprende il suo posto sul palco, si siede al piano e intona la canzone, ma il pubblico sembra non dargli retta e continua a soffiare nelle trombette per festeggiare l’arrivo del nuovo anno. Ed è a questo punto che il cantautore si alza dal piano e zittisce i presenti. “Mettetevi nel culo quelle trombette!” Per un po’ riesce a farsi ascoltare ma subito dopo questa tormentata performance esce dalla Casina e torna in hotel […]

Ezio Guaitamacchi
(“1000 concerti che ci hanno cambiato la vita”, RCS Libri 2010)

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