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martedì 30 novembre 2010

(1963) pubblicità - PERUGINA (baci perugina)


(1963) pubblicità - PALMOLIVE


(1963) locandina - 8 ½ (italia)



con: Marcello Mastroianni ,  Anouk Aimée, Sandra Milo, Rossella Falk, Claudia Cardinale
Regia: Federico Fellini

genere: drammatico
soggetto: Federico Fellini, Ennio Flaiano
sceneggiatura: Federico Fellini,  Ennio Flaiano, Tullio Pinelli, Brunello Rondi
fotografia: Gianni Di Venanzo
musiche: Nino Rota
montaggio: Leo Catozzo
produzione: Cineriz
distribuzione: Cineriz
valutazione del CCC: Adulti con riserva (pur non essendo negativo, presenta elementi pericolosi anche per un adulto e merita obiettive riserve morali)

DEL SHANNON - LITTLE TOWN FLIRT (1963)



Charles Westover comincia a 14 anni a studiare chitarra e a cantare musica country.   Terminata la scuola, effettua il servizio militare in Germania dove appare nel programma musicale per i militari "Get Up And Go".   Nel 1959 ritorna nel natio Michigan e comincia ad esibirsi nei night club; una sera viene notato dal dj Ollie McLaughlin, che lo mette in contatto con la Embee Productions, che in quel periodo ha sotto contratto anche Johnny & the Hurricanes.   Tramite quell'agenzia Westover (che nel frattempo ha assunto il nome di Del Shannon, utilizzando il cognome di un amico e ricavando il nome da quello dell'auto Cadillac Coupe de Ville) ottiene un contratto con la Big Top di New York.   Nel 1960 registra alcuni pezzi che, però, non vengono pubblicati.   A Battle Creek Shannon riprende a lavorare allo Hi-Lo Club assieme all'amico Max Crook, che suona il Musitron, specie di organo elettronico di sua invenzione.   Una sera i due, nel bel mezzo dello spettacolo, si mettono ad elaborare un paio di accordi e in pochi minuti è pronta una nuova canzone, alla quale poi Shannon aggiunge il testo.   Runaway appare nel febbraio 1961 e nel giro di poche settimane sale al 1° posto delle classifiche americane e inglesi, diventando un million seller; [...]
La straordinaria voce in falsetto di Shannon, accoppiata al Musitron di Crook e a un sapiente arrangiamento fanno di Runaway un classico, una vera pietra miliare del rock che darà origine a innumerevoli imitazioni.   Shannon arriva sulla scena in un momento di transizione; da una parte conserva il retaggio del R&R originario in via di estinzione, dall'altra mostra caratteristiche inusitate in quel periodo per un cantante, scrivendo da sè le canzoni e intervenendo nella loro realizzazione tecnica.
Nel 1962, [...] verso la fine dell'anno effettua il suo primo tour inglese, nel quale sono presenti anche i Beatles.   Nerl giugno 1963 torna a incontrare i Favolosi in un secondo giro inglese e registra la loro From me to you, che ottiene notevole successo; è il primo americano a effettuare una cover del gruppo di Liverpool.
[...]

estratto da "ENCICLOPEDIA ROCK ANNI '60" a cura di Riccardo Bertoncelli - ARCANA EDITRICE (1985)





Lato a)
  1. Two kinds of teardrops (mckenzie-shannon)
  2. Dream baby (walker)
  3. Happiness (shannon-ellis)
  4. Two silhouettes (mckenzie-shannon)
  5. She thinks I still care (lipscomp-duffy)
  6. My wild one (Mckenzie-shannon)

Lato b)
  1. Runaround Sue (dimucci-maresca)
  2. From me to you (mccartney-lennon)
  3. Kelly (mckenzie-shannon)
  4. Hey baby (cobb-channell)
  5. Go away, little girl (king-goffin)
  6. Little town flirt (mckenzie-shannon)

cover ( LONDON - HA-X 8091)
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LONDON - HA-X 8091
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lunedì 29 novembre 2010

(1963) pubblicità - DAC (Disco Apprendi Canto)


(1963) TV SORRISI E CANZONI (maggio)



Adriano Celentano  e Don Backy disputano un'accesa gara sulle piste del "Go-Kart club" romano.   I due cantanti si trovano nella capitale da qualche settimana, a causa dei loro impegni cinematografici.   Sia Celentano che Don Backy hanno lanciato nei giorni scorsi i loro dischi per l'estate 1963: il "papà degli urlatori" punta su "Tangaccio", una gustosa parodia del tango argentino; Don Backy, invece, su "Amico", un motivo più disteso e romantico.   Nelle prossime settimane i due artisti si recheranno in Germania, per prendere parte ad uno spettacolo televisivo allestito dalla TV di Monaco.


Monica Vitti torna sui teleschermi sabato 11 maggio nella rubrica "il signore di mezza età" dove in coppia con con l'attore Marcello Mastroianni presenta la canzone "Oh, se avessi venti anni di meno": un titolo che potrebbe essere assunto a manifesto della nuova rivista.   L'"attrice dell'alienazione", prima di conquistare una popolarità internazionale con i film di Michelangelo Antonioni, si era messa in TV, come presentatrice della rubrica "Cinelandia".   Monica sta attraversando un periodo di amarezza: il film "il deserto  è rosso" (il primo film a colori della sua carriera) che doveva interpretare per Antonioni, è stato rimandato a causa dei mancati finanziamenti.   La sua ultima apparizione sugli schermi è avvenuta nel film "Le quattro verità".


Catherine Spaak è ospite di turno nella puntata in onda sabato 25  de "Il signore di mezza età", il nuovo varietà televisivo del sabato sera.   È questa la prima esibizione in pubblico di Catherine, dopo la nascita della piccola Sabrina; nel corso del programma, la signora Spaak in Capucci canta "Quelli della mia età", cioè la versione italiana di "Tous les garçons et les filles", un cavallo di battaglia di Françoise Hardy.   L'attrice ha inciso anche il disco di questa canzone, accoppiandola con l'invitante e maliziosa "Ci sto".   A far gli onori di casa a Catherine, nello spettacolo di sabato 25, sarà "uno della sua età": il giovane cantante Gianni Morandi, protagonista fisso della trasmissione.


Paola Penni, la valletta televisiva "che parla", affianca Mike Bongiorno ne "La fiera dei sogni". Paola è nata a Bologna venti anni fa.   A diciotto anni ebbe la sua prima scrittura (tremila lire al giorno) e continuò poi a presentare spettacoli estivi sulla riviera adriatica.   In poco più di due anni si è fatta una esperienza teatrale.   Ha partecipato a "Leggerissimo" e a "Rendez vous".   Intanto alla giovane valletta sono arrivate una decina di offerte da impresari teatrali e da produttori cinematografici.   Paola Penni ha anche in programma l'incisione di alcuni dischi.

sabato 27 novembre 2010

PIERO CIAMPI - UN GIORNO O L'ALTRO TI LASCERÒ/E VA BENE (1963)





lato a)
  • Un giorno o l'altro ti lascerò (ciampi)

lato b)
  • E va bene (ciampi)


cover ( ARIEL - NF 501)
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ARIEL - NF 501
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(1963) pubblicità - Società Internazionale Fonovisione (CINEBOX)


Le Canzoni Filmate Più Gettonate del Mese di Aprile

(1963) rubrica - ITALIA DOMANDA

EPOCA



Normalmente le “parolacce” nei film vengono giustificate in nome della libertà dell’arte. L’artista, si dice, è libero di scegliersi qualsiasi argomento, ed è libero di rappresentare la realtà, anche nella sua più ardita nudità. Sottoscrivo questa teoria, ma penso che essa non possa applicarsi al caso in esame.
Non sono convinto che le “parolacce” che infarciscono certi nostri film sieno necessarie per amre del vero. Le “parolacce” non costituiscono un repertorio abituale della realtà quotidiana, nemmeno nelle classi popolari. I contadini, si sa, sono piuttosto taciturni, parlano poco, e quando parlano sono straordinariamente verecondi e timidi. In fondo il turpiloquio è una forma di eloquenza ed esige scilinguagnolo sciolto. Non usano parolacce nemmeno i popolani delle città, salvo qualche “moccolo” o invettiva in vernacolo, nei momenti d’ira… E, infine, il linguaggio scurrile non è proprio nemmeno dei giovinastri di malavita, ai quali è rivolta in maniera particolare l’attenzione dei cineasti. I ragazzi di vita usano parlare spesso in gergo, come i carcerati. […] Ma il gergo non è turpiloquio, è piuttosto un linguaggio tecnico-professionale. Insomma, io nella vita reale non ho mai sentito parlare nessuno come parlano certi eroi nei film. […]
Anche se questi personaggi fossero veri, e il loro linguaggio fosse autentico, non per questo ne raccomanderei la divulgazione. Non tutto ciò che è artistico ha il diritto di circolare senza restrizioni. Non vogliamo mettere in ballo la morale, per non impantanarci nella vecchia questione dei rapporti tra arte e morale; parliamo invece più semplicemente di bienséance, di educazione, di buon gusto […]

Panfilo Gentile

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[…]
Dicono che queste parole sono esigenze del verismo, del neorealismo, della nuova scuola, che bisogna intenderla come cariche esplosive contro il conformismo di una società soddisfatta o bigotta, un tentativo di rinnovare un linguaggio frusto e ipocrita, di abbattere vecchi totem e tabù. E quale migliore occasione per insultare la borghesia, dopo averle fatto pagare il biglietto? Magari fosse così! Forse lo è stato all’origine, quando il pubblico fu chiamato a giudicare le prime opere in cui si diceva pane al pane e vino al vino, in dialoghi che esprimevano realmente il senso di rivolta e di dolore di una società appena uscita da una disfatta. Ma oggi le cose sono cambiate. Per un Sordi che nel film ‘La grande guerra’ lancia come un’arma, il suo “Ma va a morì…”, quante volgarità ci piovono addosso al solo scopo di provocare una risata anonima di un pubblico qualunquista, felice d’incanagliarsi al buio. Voi credete d’insultarlo, di dargli uno choc? E invece lo state servendo nei suoi più bassi istinti, carezzandolo per il verso del suo pelo. Per un Fellini che adopera una parola forte al posto giusto, quanti artigianelli da quattro soldi si sentono autorizzati a ripeterla solamente per strappare i consensi di una complicità volgare. […]

Gian Gaspare Napoletano

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[…] i crudi termini anatomici del dialetto o del gergo, quei vocaboli a cui si ricorre perché “bisogna chiamare le cose col loro vero nome”, quando le cose sono vicende e dialoghi e battibecchi di prostitute e di invertiti (la parola che li definisce, “pornografia”, risale al greco porné, “prostituta”); e infine quelle espressioni che sono pudicamente indicate col nome di coprolalìa (pudicamente, perché nessuno sa più il greco, ma l’etimologia del vocabolo è lalìa, discorso, e kòpros, escremento).
Credo che quei registi, che si crogiolano in questo lessico di bassa oscenità, non oserebbero mai servirsene se non incoraggiati dall’uso e dall’abuso che se ne fa nella più recente narrativa: senza rendersi conto che la parolaccia dallo schermo – sottolineata magari dal gesto di chi la pronuncia – davanti ad una platea di gente d’ogni classe e d’ogni età, offende assai più il sentimento della persona educata che non la parola stampata con l’apparire poco più di un documento filologico.
Voglio sperare che questi registi dalla parolaccia facile siano piuttosto mossi da una – vorrei dire – ingenua ricerca di scandalo per farsi pubblicità, e dalla speranza di un successo di cassetta, che affetti da una stortura morale (e così i giovani scrittori altrettanto sboccati), ché in questo caso il fenomeno sarebbe preoccupante. Ma se si tratti soltanto di una moda malintesa, è sperabile che passi presto per la stanchezza e l’irritazione che tale linguaggio suscita presso la maggior parte degli spettatori.
Nessuna missione sociale, nessun impulso di creare ciò che già nel secolo scorso si chiamava il documento umano (tranche de vie), nessuna aspirazione di aderire alla realtà giustifica un vocabolario che spesso è caratteristica di malati, di ossessionati, di degenerati: la coprolalìa, infatti, prima di essere il gusto di dir porcherie, è sinonimo morboso si una alterazione mentale.
I poeti napoletani della prima metà del secolo (Di Giacomo, Russo, Viviani, Libero Bovio), che della miseria, delle azioni dei guaglioni ‘e mala vita, dei camorristi, dei lazzaroni, delle donne di malaffare e dei loro protettori vollero dare con crudo realismo una rappresentazione “veristica”, non ebbero mai bisogno di “parolacce”; si servirono con larghezza, ma con senso di misura ed arte, di parole del gergo, triviali, plebee, ma non mai oscene e ripugnanti. E questo è bastato per rendere con fedeltà scrupolosa la realtà dei vicoli e dei bassifondi, e fare poesia alta e umana. E quando proprio la parolaccia gli scappava, o la bestemmia, la rarità di questo sfogo dava al verso quell’efficacia e quella forza d’arte che va del tutto perduta presso quei registi che tuffano le loro mani fino al gomito nel sacco e nella sporta delle immondezze.
[…]

Paolo Monelli

(10 marzo)

giovedì 25 novembre 2010

AA.VV. - SURPRISE-PARTIE "TEENAGERS 63" (1963)




I "teenagers" oggi hanno tutto: i loro idoli, i loro giornali, i loro clubs..... era normale che essi avessero anche il loro "Surprise Party". Come  tutti, anch'essi hanno un amore per i veri talenti, e troveranno in questo album un elenco di nomi prestigiosi.
La danza passa attraverso tutti gli stadi: il ritmo, il rock e il twist, lo slow, il tamouré, il cha-cha-cha, la musica interplanetaria e la canzone......
La "Surprise-Partie Teenagers 63" ..... una serata tonate in prospettiva!

dalla cover del disco


Lato a)
  1. Les Fantômes - Loop de lopp (vann-dong-aber-anthony)
  2. Françoise Hardy - Ton meilleur ami (hardy-samyn)
  3. José Salcy - Moi je tutoie le anges (salcy)
  4. Roberto Seto - Gustina (gilerda)
  5. Roberto Seto - Bayamo y el cha-cha-cha (salazar)
  6. Claude Luter - Ataste of honey (marlow-scott-marnay)
  7. Claude Luter - Smoke rings (charlesworth)

Lato b)
  1. Françoise Hardy - Le temps de l'amour (salvet-morisse-dutronc)
  2. Petula Clark - Coeur blessé (loudermilk-aber)
  3. Les Mutants - Original climb U.S.A. (krettly)
  4. Buck Clayton - C'est a l'amour auquel je pense (hardy-samyn)
  5. Les Fantômes - Reflexion (noton)
  6. Les Kaveka - Leçon de tamouré (kavela-barouh)
  7. Les Kaveka - Youpi ya tamouré (gerard-garneir)

cover (disques vogue - SP 2) france
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disques vogue - SP 2
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(1963) Cerchiamo 4 Cantanti per il "CANTAGIRO"



Prorogato al 10 aprile il termine di partecipazione al grande concorso per la selezione delle 4 voci nuove

(1963) Cerchiamo 4 Cantanti per il "CANTAGIRO"




"Semplicemente strepitoso.   Non avrei mai supposto che un concorso di voci nuove potesse incontrare un così largo successo"    Ce lo ha dichiarato l'organizzatore Ezio Radaelli, che sotto il patrocinio del nostro giornale ha indetto il più colossale "censimento di ugole nuove" di questi ultimi anni. [...]

Rodolfo d'Intino
TV Sorrisi e Canzoni (10 marzo)

(1963) Cerchiamo 4 Cantanti per il "CANTAGIRO"



Adunata generale degli aspiranti al successo; appuntamento con la fortuna per chi è dotato di buona voce, di musicalità, di comunicativa.   Cerchiamo quattro nuovi cantanti per il "Cantagiro", la manifestazione musicale che lo scorso anno, alla sua prima edizione, si è imposta come una tra le gare più originali che si svolgono in Italia, come un avvenimento di grande interesse spettacolare e giornalistico.
[...]

Rodolfo D'Intino
TV Sorrisi e Canzoni (17 febbraio)

martedì 23 novembre 2010

MEMO REMIGI - LA BOTTE/ERI UN'ABITUDINE (1963)




lato a)
  • La botte (remigi)

lato b)
  • Eri un'abitudine (can't get used to losing you) (cassia-dellegrotte-pomus-schuman)

cover (Karim - KN 188)
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Karim - KN 188
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(1963) TV SORRISI E CANZONI (aprile)



Mina è giunta alla sua ora X. La nascita della tanto attesa creatura determina, infatti, una nuova situazione che potrebbe portare a conseguenze sinora imprevedibili come, ad esempio, la decisione da parte di Renata Monteduro di recedere dall'azione penale per concubinato contro Pani e la neo-mamma Mina.
I giorni della vigilia, Mina li ha trascorsi fra Cremona e Milano dove Corrado Pani è impegnato nelle prove della commedia televisiva "Il viaggio" e dove la cantante si è sottoposta ad un continuo controllo medico. A Cremona, intanto, affluivano molti doni e biglietti di auguri raccolti dalla giovanissima nonna-Mazzini.



Corrado Pani in veste di genitore è diventato un personaggio totalmente diverso da quel ragazzo "bruciato" che i trascorsi con la Monteduro ed i frequenti episodi di cronaca mondana ci avevano fatto conoscere.   Incominciano le prime rinunce in nome dell'unità familiare (non ha accettato una serie di lavori in televisione a Roma per essere accanto a Mina nei giorni lieti del parto, accontentandosi di una commedia al Centro TV di Milano, "Il viaggio", registrato il 9 aprile).   Mina intende subordinare anche lei la sua attività professionale alle nuove esigenze di madre e di compagna fedele all'uomo che ama.


Luisella Boni, insieme con Giuliana Lojodice e Edmonda Aldini, apre una eccezionale sfilata di modelli primavera-estate che seguiterà nei prossimi numeri.   Le divissime del teatro, della televisione e del cinema si sostituiscono per un momento alle tradizionali indossatrici per presentare le creazioni dei maggiori sarti italiani.


Mina è divenuta mamma giovedi scorso, 18 aprile nella clinica Mangiagalli di Milano.   La cantante cremonese, che ha avuto costantemente al suo fianco Corrado Pani, la mamma di questi, la signora Maria, e sua madre, la signora Regina Mazzini, è raggiante di gioia per la nascita del piccolo Massimiliano.    Questo lieto evento ha messo a tacere le polemiche dei mesi scorsi e si spera che possa sopire anche rivalità e rancori che derivano dalla situazione in cui si trovano i due genitori.

lunedì 22 novembre 2010

PAUL & PAULA - YOUNG LOVERS (1963)



Chi dichiara che il successo non può venire dallo show business di una notte, dovrebbe prendere lezione da Paul & Paula. Sono solo pochi mesi -un breve periodo- cha hanno iniziato a cantare insieme, eppure hanno già un hits al loro attivo ed ora anche un album e un futuro brillante. Tutto ciò che serve è un grande talento e un pizzico di fortuna.
La storia di Paula (Jill Jackson) 20 anni e di Paul (Ray Hildebrand) 22 anni, ha inizio una sera di agosto a Brownwood, in Texas, quando Paul & Paula, studenti del ‘College Howard Payne’, si sono uniti per cantare per un programma radiofonico della stazione KEAW. Agli ascoltatori sono piaciuti e con un incoraggiamento dei loro compagni e dei loro insegnati, la giovane coppia ha deciso di diventare una coppia fissa.
Nel novembre del 1962 percorsero 130 miglia per raggiungere l’ufficio del produttore Bill Smith a Fort Worth, sperando di poter avere un provino. Quel giorno però, Smith aveva già in programma la registrazione di un artista e non era disponibile per la loro audizione.
Decisero di aspettare. L’artista programmato non venne, lasciando il produttore in uno stato d’animo non certo favorevole. La fortuna volle che il co-produttore Marvin Montgomery, colpito dalla determinazione della giovane coppia, convinse Smith a dare loro una possibilità.
Come Smith stesso dice : “ Non ero in condizione di ascoltare nessuno, ero troppo arrabbiato per l’artista che non si era presentato, ma alla fine accettai di ascoltare i due ragazzi. Paul & Paula si misero a cantare e in pochi minuti capii che avevano talento”.
[…]

Shelby Singleton
dal 'back cover' del disco


Lato a)
  1. Hey Paula (hildebrand)
  2. Hey Baby (channel-cobb)
  3. Come softly to me (troxel-ellis-christopher)
  4. Two people in the world (barrett-wright)
  5. Sweet baby (waggner-keys)
  6. Blue roller rink (burch-wilkin)

Lato b)
  1. Young lovers (hildebrand-jackson)
  2. My happiness (bergantine-peterson)
  3. All the love (hildebrand-jackson)
  4. Gee baby (joseph-tyler)
  5. Don't let it end (ravet)
  6. Ba-hey-be (hildebrand-jackson)

cover (PHILIPS - PHM 200-078)
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PHILIPS - PHM 200-078
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venerdì 19 novembre 2010

(1963) pubblicità - SCUOLA ITALIANA (fumetti didattici)






(1963) pubblicità - MELISANA


(1963) TV SORRISI E CANZONI (marzo)



Lidya Alfonsi torna in televisione col nuovo romanzo sceneggiato "Mastro don Gesualdo", in onda la domenica sera sul Primo Canale dal 21 aprile.   È la storia di un modesto muratore (l'attore Enrico Maria Salerno) il quale riesce ad accumulare una grande ricchezza, ma morirà senza nessuno al suo fianco.      Nel nuovo sceneggiato Lidya Alfonsi interpreta il ruolo di Bianca Trao, moglie di Gesualdo.   L'attrice che ha trentun anni, ha già preso parte con successo al teleromanzo "La Pisana".


Dopo la breve puntata a Roma per la registrazione di alcuni "Caroselli", Mina si è rifugiata nella casa paterna di Cremona dove conduce un'esistenza riservatissima, circondata da mille precauzioni per evitarle il più possibile incontri con giornalisti e fotoreporters.   Anche le puntate a Milano sono diventate assai rare.   Le indiscrezioni trapelate parlano di un mutamento dei rapporti fra la cantante e Corrado Pani, che in queste ultime settimane, sarebbero diventati più tiepidi o addirittura tesi.   La opinione degli intimi è che Mina non diventerà mai la moglie di Corrado Pani, nemmeno se quest'ultimo riuscirà ad ottenere l'annullamento dell'unione con Renata Monteduro.


Liz Taylor potrebbe tornare in qualsiasi momento da Eddie Fisher, solo che lei volesse.    Il cantante americano completato il suo ciclo di recite in America, si appresterà fra poco a compiere una tournée in Europa e verrà anche in Italia.   In occasione di questo suo viaggio potrà riabbracciare i suoi figli adottivi ai quali è molto legato.


Hellen e Alice Kessler sono tornate in Italia per prendere parte all'opera "Vivì" del maestro Franco Mannino, rappresentata al teatro Bellini di Catania.   Protagonista assoluta di "Vivì" è Gianna Galli, il bellissimo soprano che sta rapidamente ascendendo i gradini del successo.   Una ragione di più, per i catanesi, per decretare il trionfo della gionvinezza e della seduzione in una città che, di donne, se n'intende.    Terminati i loro impegni "lirici", le deliziose gemelle Kessler prenderanno parte a un film che sarà girato in Italia.


Sophia Loren, che si trova attualmente in Spagna per interpretare il film "La caduta dell'impero romano", non ha potuto presentarsi dinanzi ai giudici del Tribunale romano.    La scorsa settimana, infatti, era stata fissata l'udienza della causa per bigamia contro Carlo Ponti.   Gli avvocati hanno potuto provare, comunque, che il matrimonio contratto dall'attrice e dal produttore nel 1957 a Ciudad Juarez è stato annullato.   I pericoli giudiziari si stanno così, allontanando e nell'animo di Sophia torna quella serenità di cui l'attrice ha tanto bisogno dopo anni di "paure".

mercoledì 17 novembre 2010

EDOARDO VIANELLO - IO SONO EDOARDO VIANELLO (1963)




(1963) pubblicità - SCUOLA ITALIANA (fumetti didattici)






(1963) - SANREMO 13ª edizione (7-9 febbraio)



Sembrava un festival senza emozioni.   Invece, sul traguardo finale, tutti i pronostici sono stati sconvolti: Villa e Milva, i favoriti della vigilia, hanno dovuto accontentarsi del secondo e del quinto posto.

Con un colpo di mano i "giovani colonnelli" della canzone s'impossessavano del Festival di Sanremo alla mezzanotte di sabato 9 febbraio.   Guidava la congiura Tony Renis che, insieme a Pericoli, aveva presentato la fresca e criticata 'Uno per tutti'.   Gli altri erano uno scatenato Donaggio che con la Mazzetti aveva lanciato il suo contagioso grido di gioventù, Dorelli e la De Angelis, interpreti della canzone più delicata del Festival, 'Non costa niente'.    Solo Villa teneva testa all'attacco massiccio delle nuove leve ( e di coloro che ad esse si erano associati), resistendo eroicamente al secondo posto.   Un secondo posto, che, date le circostanze, era più guadagnato di una vittoria. [...]

Maso Biggero


  • La Casa Bianca della canzone (Sanremo sta vivendo la "grande vigilia").
    intorno al casinò municipale, uno degli edifici più fotografati d'Italia, l'atmosfera comincia a diventare elettrica. Incontri e scontri nel "corridoio dei passi perduti" (Piero Novelli) (13 gennaio)
  • La complicata scelta dei cantanti
    la ricerca dei cantanti è un'operazione che fa sudare agli organizzatori le proverbiali sette camicie e che ha la prerogativa di ritrovarsi spesso in alto mare allo stesso momento in cui la navicella sembra approdata sicuramente in porto (Vito Neri) (20 gennaio)
  • I volti nuovi del Festival:Carmen Villani, Eugenia Foligatti, Gianni La Commare, Ennio Sangiusto
    (Sandro Delli Ponti, Vito Neri) (20 gennaio)
  • La "Divina Commedia" del Festival (Sanremo: Inferno, Purgatorio, Paradiso)
    Sanremo per un cantante può rappresentare tanto la consacrazione definitiva di un successo, quanto il fallimento di ogni ambizione, la fine dei sogni di gloria (Rodolfo D'Intino) (27 gennaio)
  • È iniziato a Sanremo il conto alla rovesciastabilita la suddivisione delle canzoni fra le due serate eliminatorie. Aura D'Angelo sostiuisce Carmen Villani (Anna Corradini-Rodolfo D'Intino) (3 febbraio)
  • Signori cantanti, tutta la verità! (3 febbraio)
  • Le vestali di Mikevi presentiamo le quattro vallette che faranno corona a Mike Bongiorno (Ernesto Baldo) (3 febbraio)
  • Osservatorio (Sanremo) (10 febbraio)
  • Il Festival senza Luttazziil maestro Lelio Luttazzi è stato protagonista insime a Franco Cerri di un drammatico incidente d'auto (Rodolfo D'Intino) (10 febbraio)
  • Le 20 canzoni (10 febbraio)
  • La scena del Salone del Festival (10 febbraio)
  • Tony Renis tenta il bisdopo il trionfo di "Canzonissima" spera di ripetere lo stesso successo di pubblico (10 febbraio)
  • Osservatorio (il bilancio del festival) (17 febbraio)
  • La sorpresa dell'ultima ora
    per Claudio Villa niente "Sanremo mon amour" (Maso Biggero) (17 febbraio)
  • Le 20 canzoni giudicate dal nostro esperto
    (Rodolfo D'Intino) (17 febbraio)
  • Il Festival confidenziale(Rodolfo D'Intino, Ernesto Baldo, Piero Novelli) (17 febbraio)
  • Le tolette e gli amoriil festival fra la sarta e cupido (Gioietta Ruffo) (17 febbraio)
  • Il nodo alla gola di Lelio Luttazziil maestro si è commosso nell'ascoltare le canzoni che avrebbe dovuto dirigere (Manlio Fantini) (17 febbraio)
  • Tony Renis si difende: "non sono un ladro di note""plagio?   ma che volete che ne sappia dello "sci-sci".  io sono nato nel 1937, quella canzone mi dicono è del 1948" (Oreste Gregorio e Ernesto Baldo) (24 febbraio)
  • Qui Sanremo 33ª edizionecronaca immaginaria del festival della canzone fra vent'anni (Piero Novelli jr.)
    (3 marzo)

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(1963) TV SORRISI E CANZONI (febbraio)



Mike Bongiorno festeggerà a Sanremo il decimo anniversario del suo arrivo in Italia: il "principe dei telequiz" sbarcò infatti nel nostro paese esattamente nel febbraio del '53.   Bongiorno presenta per la prima volta la massima assise musicale d'Europa.   Insieme con Mike vedremo sul palcoscenico del Salone delle Feste quattro graziose ragazze, ognuna delle quali vanta un passato di "valletta" con Mike: Maria Giovannini (valletta nelle prime puntate di "Lascia o raddoppia". Edy Campagnoli in Buffon (la moglie del prestigioso portiere dell'Inter fu valletta nelle puntate successive della stessa trasmissione).   Rossana Armani (ha affiancato Mike nella serie radiofonica "Telefono bianco") e Giuliana Copreni (segretaria di Mike in "Caccia al numero").



Tony Renis in un atteggiamento da "urlatore spinto".   Il cantante spera di conoscere a Sanremo lo stesso successo riscosso lo scorso anno con "Quando, quando, quando".   Questo brano, oltre ad aver vinto l'ultima edizione di "Canzonissima" è stato venduto in 16 nazioni /tra gli altri, hanno inciso il disco Pat Boone, Eddie Calvert, Marcel Amont, Elmut Zacharias, Connie Francis e Caterina Valente).   Renis, che  si chiama in realtà Elio Cesari ed è nato a Milano 25 anni fa, esordì nel '54, ma dovette attendere parecchi anni prima di affermarsi.   Dopo Sanremo, lo attende una lunga tournée nelle principali capitali europee.


Numerosi cantanti, durante il Festival della canzone, hanno fatto una capatina nelle sale da giuoco, affrontando le emozioni del tappeto verde.   Nella foto sono riconoscibili, da sinistra, Johnny Dorelli, Wilma De Angelis, Pino Donaggio, Aura D'Angelo.   Alle spalle di quest'ultima, in maglione colorato, il giovanissimo urlatore Gianni Morandi, presente a Sanremo in qualità di ospite.   (I croupiers non gli hanno tuttavia permesso di effettuare alcuna puntata, poichè il regolamento vieta il giuoco ai minorenni).   Il Casinò di Sanremo incassa circa tre miliardi all'anno; l'ottanta per cento è versato al Comune e alllo Stato.



L'attrice Valeria Fabrizi e Nando Pucci in uno spettacolare passo di "limbo", la nuova danza di importazione brasiliana che assomiglia molto ad un esercizio ginnico (i ballerini debbono infatti passare, a ritmo di musica, sotto un'asticella di legno).   Nando Pucci fa in questo momento parlare di sè per il suo presunto flirt con la ex Miss Italia Anna Ranalli.   Quest'anno si sta verificando uno strano fenomeno: la moltiplicazione delle danze, che nascono con maggiore rapidità dei funghi.  

lunedì 15 novembre 2010

SERGIO ENDRIGO - ENDRIGO (1963)


 


(1963) pubblicità - SCUOLA ITALIANA (fumetti didattici)




(1963) TV SORRISI E CANZONI (gennaio)



Raf Vallone è il protagonista del nuovo romanzo sceneggiato "Il mulino del Po" che inaugura la stagione televisiva del 1963.    L'attore è nato in Calabria, a Tropea, quarantacinque anni fa e da dodici anni è sposato con Elena Varzi che egli conobbe mentre giravano insieme il film di Germi "Il cammino della speranza".   Elena Varzi si è ritirata dalle scene dopo il matrimonio che ha allietato casa Vallone con tre figli.   In questi anni Raf Vallone ha ottenuto notevoli successi teatrali in Francia.   L'attore interpreta nel nuovo sceneggiato la parte di Lazzaro, un contadino ferrarese reduce dalla campagna napoleonica in Russia.
(6 gennaio 1963)


Antonella Lualdi ha trascorso con  il marito Franco Interlenghi e le due figlie una vacanza al Sestriere, la stazione invernale dove si sono trovati anche Vittorio Gassman e Annette Stroyberg -di nuovo riconciliati- e, per una brevissima permanenza, Maria Beatrice di Savoia.   Finalmente libera da impegni Antonella ha dedicato tutto il tempo a propria disposizione, sino al giorno della Epifania, alle sue due bimbe: Stella, che ha ormai sette anni e Antonella jr.   L'attrice ha fatto pochissime concessioni alla vita mondana ma non è rimasta insensibile ai richiami della moda: ha infatti acquistato cinque paia di pantaloni da sci, alcuni maglioni e una serie di cappellini invernali.
(13 gennaio 1963)



Sophia Loren si è sottoposta nei giorni scorsi ai provini per il suo nuovo film: "La caduta dell'Impero romano" che interpreterà con Alec Guiness, Stephen Boyd e James Mason.   Nella prima settimana del 1963 l'attrice aveva rinunciato a recarsi in Svizzera per essere vicina alla sorella Maria Mussolini la quale ha dato alla luce una bimba.    Alla nipotina Sophia ha regalato una serie di guantini di lana e una ricca medaglietta d'oro con l'immagine della Madonna incorniciata da brillanti.   Sophia Loren percepirà, per il nuovo film, uno dei più alti compensi della storia del cinema: seicentoventi milioni.   Alcuni amici le hanno scritto questa favolosa cifra sulla specchiera della propria camera da letto, in segno di buon auspicio. (20 gennaio 1963)


Walter Chiari, l'attore alla ribalta di "Studio Uno", ha rilasciato al nostro giornale alcune dichiarazioni che denotano un sensazionale cambiamento di carattere.   Non più l'uomo diviso fra il lavoro, i nights e le donne, ma una persona che pensa alla propria professione con estrema serietà, come dimostra il suo impegno nella trasmissione del sabato sera.   Walter Chiari tornerà in teatro nella prossima primavera come interprete della riedizione della commedia musicale "Buonanotte Bettina" con Alida Chelli al posto di Delia Scala.
(27 gennaio 1963)