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domenica 25 dicembre 2011

COMPAGNIA DEL TEATRO DI EDUARDO - NATALE IN CASA CUPIELLO (commedia in tre atti) (1962)




NATALE IN CASA CUPIELLO nacque come atto unico nel 1930, quando la prima compagnia De Filippo fu scritturata a Napoli, in avanspettacolo.   Scrivendo dovetti farmi forza per contenere il soggetto in un solo atto.   La figura di Luca Cupiello, le sue vicende, mi ispiravano un interesse, una tenerezza straordinaria, che non si sono ancora spenti in me, dopo tutti questi anni.   Ma non c'era niente da fare: Luca e la sua famiglia, per esigenze di spettacolo, dovettero accontentarsi di un tempo limitato.   In seguito, quando la nostra compagnia fu libera da tali esigenze, aggiunsi un altro atto, il primo.   Già, perchè l'atto unico divenne il secondo atto.   Più in là nel tempo, giacché continuavo a sentire che l'argomento non aveva ancora avuto uno sviluppo completo, scrissi il terzo atto. [...]

Eduardo


ATTO PRIMO
A Napoli, oggi.
La camera da letto di Luca Cupiello.   Il letto matrimoniale è quasi nel mezzo, verso destra, poco discosto dalla comune.   Un lettino a sinistra.   Un paravento è messo a lato del lettino dove, raggomitolato e coperto fino alla testa, dorme Nennillo.   Un balcone a sinistra.   Dai vestri si scorge la neve cadere a fiocchi.   In primo piano verso sinistra, un tavolo con sopra un presepe in fabbricazione.   Accanto ad esso una sedia con sopra pennelli, carta colorata, sugheri, chiodi, forbici e una lattina contenente colla bianca fatta di farina.   Un comò a destra con sopra un'immagine sacra con lumino.   Due candelieri ed altre figurine messe con bella cura e devozione.   Un attaccapanni a muro a destra sul quale è attaccato il paltò di Concetta, una pelliccetta spelacchiata e il cappellino sdrucito ma dignitoso.   A destra una porta.
Sono le 9 del mattino del 23 dicembre.   Luca dorme nel letto matrimoniale mentre il lato sinistro, accanto a lui, è in disordine e ancora con i lembi della coperta rivoltati.   All'alzarsi del sipario lunga pausa.   Luca russa profondamente addormentato.   Infine si apre la porta di destra ed appare Concetta non ancora completamente vestita e con uno scialletto di lana sulle spalle infreddolite.
Ha una tazzina in mano, e paziente, rassegnata, calma, si avvicina al lato del marito.


disco 1
lato a)
  • Atto primo (parte prima)
lato b)
  • Atto primo (parte seconda)

ATTO SECONDO
Una piccola camera da pranzo borghese.   Comune in fondo.   Il presepe ormai completato, troneggia a destra.   A sinistra un buffet sul quale vi sono piatti di dolci, frutta, ecc.  La tavola imbandita.   Un lampadario è nel mezzo acceso.   Le "catenelle" di carta colorata si avvolgono attorno ad esso dando una nota caratteristica ed allegra all'ambiente.   Concetta è seduta e pulisce della verdura che ha raccolta in grembo e che va mettendo, man mano che è pulita, nell'insalatiera che è sulla tavola.   Raffaele è vicino a lei col berretto fra le mani.

disco 2

lato a)
  • Atto secondo


ATTO TERZO
Ancora la camera da letto di Luca Cupiello.   Tre giorni dopo quella disastrosa Vigilia di Natale.   Luca è a letto quasi privo di sensi.   La realtà dei fatti ha piegato come un giunco il provato fisico dell'uomo che per anni aveva vissuto nell'ingenuo candore della sua ignoranza.   Con la schiena sostenuta da quattro o cinque guanciali, con il mento puntellato al centro del petto, Luca Cupiello si è da poco appisolato, dopo una notte passata completamente in bianco.
Concetta siede a destra, sulla poltrona, circondata da Donna Carmela, Olga e la Signora Armida Romaniello: tutte amiche che evidentemente l'hanno confortata per tutta la notte.
A sinistra, seduti sul letto di Tommasino, si trovano Rita, Maria e Alberto, anch'essi coinquilini volenterosi e solidali.   Mentre le donne raggruppate a destra parlano sommessamente dell'accaduto, con interesse e comprensione, il gruppo più giovane a sinistra bisbiglia qualche cosa di superficiale e generico che evidentemente interessa loro personalmente.
Dopo una breve pausa, la porta in fondo si apre e appare Raffaele, il portiere.   Reca una guantiera con sei tazze spaiate, cucchiaini e piattini.   Avanza con passo accorto, perchè stringe nell'altra mano una caffettiera colma di caffè, il cui manico è stato ricoperto da un piccolo straccio che ha funzione di isolatore.
Raffaele si avvicina al gruppo di destra per iniziare la distribuzione della bevanda.

disco 2

lato b)
  • Atto terzo


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ISTITUTO INTERNAZIONALE DEL DISCO - TE 53
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1 commento:

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