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sabato 19 aprile 2014

Addio GABO icona di generazioni




Addio Gabo icona di una generazione malata di "utopie" e distrutta dal successivo riflusso.
La tua fantasia ha permesso di sopportare una realtà dura da accettare: la scoperta di un sogno impossibile da realizzare.
la letteratura latino-americana di cui sei stato una bandiera importante ha permesso il nascere della nostra creatività a recupero di quelle "utopie" mancate.
MACONDO, sogno di Mauro Rostagno è stato per Milano un'esperienza di magica libertà, nata solo grazie alla tua fantasia letteraria e che solo pochissimi, purtroppo, hanno potuto conoscere.
Mi sarebbe piaciuto leggere il commento di Mauro Rostagno, sempre alla ricerca con ostinazione della felicità e che con MACONDO aveva creato un piccolo manuale del sogno, sulla tua dipartita; ma purtroppo è stato ucciso in un periodo di guerre interne ad un partito che aveva timore che la corrente di Lotta continua potesse prevalere in un eventuale governo di Claudio Martelli e che con l'arresto di Sofri ha chiuso definitvamente il cerchio; ma queste sono alcune delle 'leggende metropolitane' di quegli anni.
Grazie Gabo per i voli cerebrali che hai permesso con la tua scrittura.
Quando ho saputo della notizia mi sono dovuto sedere per l'emozione dei ricordi che mi hanno riportato alla mente i momenti della tua scoperta, una emozione che sono convinto hanno avuto tutti coloro che hanno vissuto gli anni settanta.
 
memories, dersu, giancarlo

3 commenti:

  1. Questa mattina nel dormiveglia si è presentata una voce che parlava di utopie da relizzare, nel sogno pensavo ad uno un personaggio di Gabo, invece svegliandomi scoprii che era la radio che parlava di papa Francesco

    dersu

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  2. Chissà cosa avrebbe scritto il nostro Marquez nazionale, natio anche lui di quella parte d'emisfero ispano-portoghese, sulla dipartita di Gabo: Italo Calvino
    Purtroppo è mancato troppo presto lasciandoci orfani di molti commenti rimasti chiusi nell'inchiostro secco della sua penna che nessuno è più in grado di ravvivare

    memories

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  3. non so se sarò lo stesso dopo aver riletto quei libri recuperati nella mia biblioteca dopo 40 anni di trasformazioni

    giancarlo

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