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Ci sono, purtroppo, pochissimi artisti del calibro di Billy Fury nel campo della musica pop britannica di oggi. Egli ha, nella sua breve carriera, acquisito la capacità di cogliere l'attenzione completa del pubblico e di plasmare le loro reazioni emotive come gli pare e piace, sia aumentando in loro una frenesia di gioia o una tristezza, appassionati dalla sua interpretazione di una canzone. Vederlo lavorare, la magia delle sue interpretazioni, è uno dei maggiori desideri del suo pubblico invidioso di chi ha questa fortuna
L'occasione si è verificata di recente non solo poterlo vedere ma anche poterlo ascoltare; questo disco è la testimonianza di una seduta live, che si è tenuta presso il West Hampstead Decca Studios di Londra.
Una sera di primavera, mentre i pendolari stanchi, tornavano alle loro case, diverse centinaia di fans di Billy Fury uscivano con entusiasmo nelle strade per recarsi allo studio 3 dove, dopo aver occupato le sedie messe a loro disposizione, si accovacciano sul pavimento, si appoggiano ai muro o in altri modi per loro confortevoli.
Poi, una volta provate le batterie dei microfoni, i Tornados - gruppo permanente che accompagna Billy - introducono uno alla volta con i loro strumenti, il tessuto musicale attraverso una giungla di cavi e di microfoni.
Con l’introduzione al pezzo di Chuck Berry, “Sweet little sixteen”, Billy scivola fuori da una piccola porta accanto alla sala di controllo e con pochi passi raggiunge il suo microfono centrale per iniziare la sua “performance”. […]
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.Estratto dal back cover del disco
.L'occasione si è verificata di recente non solo poterlo vedere ma anche poterlo ascoltare; questo disco è la testimonianza di una seduta live, che si è tenuta presso il West Hampstead Decca Studios di Londra.
Una sera di primavera, mentre i pendolari stanchi, tornavano alle loro case, diverse centinaia di fans di Billy Fury uscivano con entusiasmo nelle strade per recarsi allo studio 3 dove, dopo aver occupato le sedie messe a loro disposizione, si accovacciano sul pavimento, si appoggiano ai muro o in altri modi per loro confortevoli.
Poi, una volta provate le batterie dei microfoni, i Tornados - gruppo permanente che accompagna Billy - introducono uno alla volta con i loro strumenti, il tessuto musicale attraverso una giungla di cavi e di microfoni.
Con l’introduzione al pezzo di Chuck Berry, “Sweet little sixteen”, Billy scivola fuori da una piccola porta accanto alla sala di controllo e con pochi passi raggiunge il suo microfono centrale per iniziare la sua “performance”. […]
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.Estratto dal back cover del disco
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Lato a)
- Sweet little sixteen (berry)
- Baby come on (dexter)
- That's all right (crudup)
- Wedding bells (boone)
- Stcks and stones (turner9
- Unchain heart (jones-james)
- I'm moving on (snow)
- Just because (b. & j. shelton-robin)
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lato b)
- Halfway to paradise (goffin-king)
- I'd never find another you (goffin-king)
- Once upon a dream (paramor-rowe)
- Last night was made for love (fielding)
- Like I've never been gone (hampton-monte)
- When will you say I love you (fielding)
cover (decca - LK 4548) uk
cover-billy fury - we want billy.rar
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decca - LK 4548
[1963] - WE WANT BILLY!.rar
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