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sabato 2 gennaio 2010

(1957) rivista - L'EUROPEO (30 giugno)

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Ho portato a Hollywood una valigia di spaghetti per Sofia Loren. Glieli ho portati da Roma, me li aveva dati sua madre, e credo che pochi avvenimenti abbiano eccitato in queste ultime settimane il frivolo sobborgo di Los Angeles quanto la notizia che una giornalista italiana aveva portato gli spaghetti a Sofia. Non che abbia compiuto qualcosa di nobile, o una impresa particolarmente rischiosa. Senza far torto a Sofia dirò anzi che l'incarico mi emozionava pochissimo, certo meno di quando partii da Milano con tre pacchi di penicillina da consegnare a Budapest al cardinale Mindszenty. Ma agli americani certe cose piacciono molto e non si sarebbero tanto commossi, ne sono sicura, se il presidente Gronchi mi avesse affidato un fiasco di Chianti da portare al suo collega Eisenhower. Tutto ciò che l'America apprezza e rispetta di più (l'amore materno, la pastasciutta e le rotondità di una diva) era racchiuso in quella preziosa valigia grazie alla quale mi sono accorta quanto fosse popolare negli Stati Uniti la Loren che qui definiscono "il più bel monumento fatto a mano che gli italiani posseggono" ed anche "il migliore prodotto che gli italiani abbiano esportato oltreoceano dopo l'olio d'oliva, la pizza e i tenori".....

Oriana Fallaci
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estratto da "Ho portato alla Loren otto chili di spaghetti"
http://www.mediafire.com/?slmr832s5k7akq6
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