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[...] La notizia della nomina di "don Angelo" a nuovo Pontefice è dilagata nella campagna bergamasca con la rapidità eccezionale delle grandi notizie. Le scene di esultanza sono state infinite. Al momento dell' "Habemus Papam", sia la frazione di Sotto il Monte sia la città di Bergamo erano davanti ai televisori. Traffico bloccato, lavoro interrotto. Appena è stato fatto il nome del cardinale Roncalli, tutte le campane delle chiese sono state sciolte. Si è visto, nei locali, per strada, gente abbracciarsi e saltare di gioia. Le finestre si sono imbandierate. In un caffè del centro di Bergamo, per l'eccitazione gioiosa, è accaduto che siano stati fatti volare per aria sedie e vassoi. La confusione, insomma, è stata indescrivibile. Un moto spontaneo, incontenibile, di popolare esultanza si è propagato in città e in campagna. "Abbiamo il Papa buono!" si è gridato a Sotto il Monte, mentre la popolazione si addensava nella vicinanza dell'abitazione dei vecchi Roncalli, tutti contadini o piccoli proprietari terrieri. [...]
.Alfonso Madeo
Estratto da “Abbiamo il Papa buono!" IL GIORNO-ottobre 1958
Ripubblicato su “GIORNALISMO ITALIANO 1939-1968” a cura di Franco Contorbia – Arnoldo Mondatori Editore (I Meridiani), 2009
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Con lui la Chiesa entra nei tempi profetici della Grande apostasia.
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