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sabato 15 gennaio 2011

(1963) pubblicità discografiche - ADRIANO CELENTANO



Celentano ha di nuovo cambiato rotta, per la seconda volta in sei mesi. Già in primavera, quando procedeva col vento in poppa sulla via del successo, ha virato di prua e s’è messo a navigare controcorrente. Pensate, il re del ritmo e del rock and roll (Ventiquattromila baci, Pregherò, Stai lontana da me) proprio nel momento di massimo splendore del twist e delle canzoni ritmate, rinnega il suo fortunato passato, e cambia stile, puntando tutto su un tango umoristico, “il tangaccio”.
Celentano ha scommesso forte e ha vinto, lode dunque al suo coraggio. Ora il gioco d’azzardo sembra averlo affascinato: nel suo ultimo disco “Sabato triste” tenta una carta ancora più difficile, quella dello spiritual: questa volta rischia grosso davvero perché da noi questo genere di canto non ha mai goduto eccessiva popolarità, se non presso il pubblico dei jazz-fan. La canzone incisa su un 45 giri Clan, racconta la storia di un uomo che si ritrova al sabato sera, solo, senza una donna. Il testo e la musica sono firmati dallo stesso Celentano, da Miki del Prete e da Don Backy. Adriano ha voluto dimostrare di valere più di quanto non dica la sua qualifica di “urlatore”: dà prova infatti di possedere insospettate doti di fraseggio e un “jazz-feeling” non comune tra gli interpreti italiani di musica leggera. Volontariamente o no, si è rifatto a Ray Charles la cui influenza si avverte sensibile in alcuni spunti.

p.o. (rubrica dischi)
(settimanale “OGGI”, 31 ottobre)

1 commento:

  1. Da ricordare che "p.o." altri non è che Paolo Occhipinti, alias John Foster.

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