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venerdì 25 giugno 2010

DALIDA - DALIDA (1961)

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Una serie ininterrotta di successi hanno fatto di Dalidà una fra le più popolari vedette della musica leggera. Il suo volto, bellissimo, e la sua voce, calda e suadente, sono diventati elementi così familiari, staremmo per dire così comuni, da farci apparire Dalidà non già come una recente scoperta bensì come una “stella fissa” che abbia sempre brillato nel firmamento musicale.
Eppure non sono passati interamente due anni da quando Jolanda Gigliotti, come nella realtà si chiama Dalidà, attraversò il confine italo-francese per venire a proporre al pubblico italiano la sua voce con una canzone, “Bambino”, che era, con il titolo di “Guaglione”, una tra le più fischiettate in Italia. Il suo successo fu immediato e travolgente, come lo era stato un anno prima in Francia, a Parigi, dove era andata in cerca di fortuna dopo aver abbandonato l’Egitto, il paese dove era nata da due emigrati italiani, calabresi di Serrastretta, un paesino celebre nel mondo per la rara bellezza delle sue abitanti. A Parigi, dove era giunta nel ’55, Dalidà, prima di trovare la sua strada, aveva fatto la dattilografa. Fu nel ’56 che Lucien Morisse, direttore della stazione radio “Europa 1”, e Eddie Barclay, titolare di una notissima casa discografica, la sentirono cantare: poche settimane dopo Dalidà incideva i suoi primi dischi e la sua voce veniva irradiata nel mondo dalla radio. Alla ragazza era bastato un anno per conquistare il pubblico francese: era diventata una vedette tra le più richieste dalla radio , dalla televisione, dal cinema, dai grandi locali alla moda e dal pubblico che richiedeva con un ritmo impressionante i dischi incisi dalla nuova cantante che era stata subito battezzata, non per il suo carattere personale, ma per la forza delle sue interpretazioni, “la Callas della musica leggera”. Oramai affermata in Francia, Dalidà sul finire del ’58, volle allargare il suo successo nel resto del mondo: in Italia, in Inghilterra, nel Belgio, in tutti i paesi dove ella si recò non dovette faticare per raggiungere la celebrità. Il suo modo di cantare, personalissimo ed inimitabile, la sua attraente figura, il magnetismo dei suoi occhi, hanno ormai fatto di Dalidà una figura inconfondibile, una cantante tra le più amate dal pubblico e tra le più apprezzate dalla critica di tutto il mondo. […]
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Alessandro Berlendis
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dal backcover del disco
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Lato a)
  1. Milord (monnot-moustaki-testoni)
  2. Scoubidou (tézè-distel-pinchi)
  3. Gli zingari (cour-giraud-chiosso)
  4. T'amerò dolcemente (plait-salvet-de simone)
  5. L'arlecchino gitano (giraud-dréjac)
  6. L'acqua viva (larici-béart)
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Lato b)
  1. Uno a te, uno a me (les enfants du Pirée) (hadjidakis)
  2. Pezzettini di bikini (pockriss-testoni)
  3. Love in Protofino (buscaglione-chiosso)
  4. O sole mio (di capua)
  5. La canzone d'Orfeo (llenas-camus)
  6. Il venditore di felicità (broussolle-calvet-calabrese)
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cover (Barclay - LPJ 5018)
dalida - dalida 61.rar
,
Barclay - LPJ 5018
[1961] - DALIDA.rar
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1 commento:

  1. ciao, anche io ho un blog con blogger. mi ha fatto piacere leggere questo post perchè ne ho pubblicati alcuni in questo ultimo anno.
    interessante il tuo blog. a presto.
    Jalilah

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