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lunedì 7 settembre 2009

Mods



Movimento giovanile dei modernists (da cui l’abbreviazione), nato in Inghilterra alla fine dei ’50 come reazione ai rockers (o teddy boys). Definiti dai sociologi “spazzatura del Regno Unito”, si pettinavano a baschetto (bob), spesso con la scriminatura dei capelli in mezzo.
I due sessi si differenziavano:twin-set, gonne lunghe sotto il ginocchio, pochissimo trucco, calzettoni e scarpe tacco per le ragazze; calzoni pied-de-poule a vita bassa (hipsters), stivaletti con il tacco o desert-boots Clarks, giacche in velluto stampato, gilets laminati, camicie rosa a quadretti con il colletto rotondo per i ragazzi. Facevano i loro acquisti nei negozi di John Stephen e Michael Ingram in quella Carnaby Street che sarebbe poi diventata il cuore della Londra yé-yé.
Movimento contro ma disposto a muoversi tra le pieghe del sistema (lavorando e risparmiando per acquistare dischi e vestiti ma soprattutto una Vespa o una Lambretta da decorare con fanali e specchietti in quantità), i mods trovano la loro icona nei Beatles e nella trasmissione Tv “Ready Steady, Go!”, che lancia la nuova moda londinese in Inghilterra prima, nel resto del mondo poi.

Laura Salza
voce estratta dal "Dizionario della Moda" a cura di Guido Vergani (Baldini & Castoldi, 1999)

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